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Merkel-Macron-May uniti contro Trump, 'fermi i dazi'

ROMA - I big d'Europa trovano un raro momento di unità contro Donald Trump e i suoi dazi, che dopo il primo maggio rischiano di colpire anche l'Ue. Angela Merkel, Emmanuel Macron e Theresa May si consultano ed ammoniscono insieme gli Usa: non impongano dazi alle merci europee o l'Unione si difenderà, a tutela dei propri interessi. La dura presa di posizione di Germania, Francia e Regno Unito - concordata durante una telefonata a tre tra Berlino, Parigi e Londra - è stata riassunta in un comunicato da un portavoce di Berlino: "Gli Usa non devono prendere alcuna misura commerciale contro l'Ue, altrimenti l'Ue sarà pronta a difendere i propri interessi nel quadro delle regole del commercio multilaterale". Dopo poco, da Londra, una nota di Downing Street spiegava che i tre leader "sono impegnati a continuare il lavoro in stretto contatto con il resto dell'Ue e con l'amministrazione americana, con l'obiettivo di ottenere un'esenzione definitiva dai dazi Usa".

 

A marzo, Donald Trump ha imposto tariffe del 25% sulle importazioni di acciaio e del 10 su quelle di alluminio, misure dirette principalmente contro la Cina, che con le sue aziende sostenute dallo Stato invade il mondo con acciaio a buon mercato. In quell'occasione, ha escluso l'Ue dal provvedimento fino al primo maggio, riservandosi una decisione dopo quella data. La Cina ha risposto annunciando a sua volta dazi del 25% su 106 merci americane tra cui vino, frutta e carne di maiale, e i mercati hanno tremato, temendo una devastante guerra commerciale globale.

 

Gli ultimi segnali da oltreoceano non sembrano intanto incoraggianti: "L'Ue sembra una bella cosa, ma è stata formata per approfittarsi degli Usa. Ma non me la prendo con loro, né con i leader di Cina o Giappone, me la prendo con i nostri passati presidenti", ha detto Trump durante un comizio in Michigan nelle scorse ore, promettendo che "non sarà più così, quei giorni sono finiti, dobbiamo aprire quei mercati, è ingiusto" nei confronti degli Usa. Ribadendo il suo sostegno agli agricoltori americani, il presidente ha spiegato che "quando gli Usa affrontano la Cina o l'Unione Europea, che ha dei blocchi formidabili, è molto difficile per noi vendere le nostre merci. L'Ue è stata creata per approfittarsi degli Usa". E in risposta a qualcuno che dalla folla gridava "non più", ha replicato: "Hai ragione. Non più. Infatti glielo abbiamo detto proprio ieri, usando quelle stesse parole, non più".

 

A poco sembrano essere servite le recentissime visite - segnate da un apparente clima cordiale - di Macron e Merkel a Washington, che hanno chiesto al presidente di posporre la decisione sui dazi all'import europeo. Merkel, in particolare, avrebbe proposto l'apertura di negoziati commerciali bilaterali tra Usa ed Ue. Ma i tre leader, con la loro presa di posizione, sembrano prevedere decisioni poco amichevoli dopo il primo maggio.

 

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