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Finanziaria all'Ars, domenica in aula: aiuti per l'Istituto vino olio, procedure più veloci per dare fondi ai Comuni

Mariella Ippolito (Autonomisti) - assesspre alla Famiglia, Politiche sociali e Lavoro

Fra le poche norme approvate nella convulsa seduta di ieri sulla Finanziaria, ce n’è una che dà una grossa mano d’aiuto alle famiglie che stanno provando ad adottare un bimbo proveniente da un Paese straniero. Il governo ha stanziato 600 mila euro per concedere contributi che abbattano i costi enormi delle adozioni internazionali.

Mediamente un’adozione internazionale costa fra i 10 mila e 25 mila euro a seconda del Paese scelto dalla coppia. “La norma approvata – illustra l’assessore alla Famiglia, Mariella Ippolito – permette di abbattere del 50% questi costi. E’ un piccolo segnale di attenzione verso questo problema. Speravo di poter mettere più soldi. Ma almeno con quelli disponibili possiamo già aiutare le prime coppie”.

Erano parecchi anni che la Regione non stanziava fondi per il settore delle adozioni. La norma è una di quelle approvate senza scontri fra centrodestra e asse grillini-Pd.

Una delle ultime norme approvate ieri notte consente inoltre di dare una boccata d’ossigeno all’Istituto Vino  Olio. In sintesi, oltre ai finanziamenti ordinari, la Regione acquisisce il patrimonio immobiliare dell’Istituto, lasciandolo in dotazione agli uffici, e pagandolo tre milioni. Soldi che arriveranno da un mutuo e serviranno a risanare le casse. “Abbiamo voluto salvaguardare - spiegano il presidente della Regione Nello Musumeci e l’assessore Edy Bandiera - un ente con una storia virtuosa di oltre mezzo secolo, ma soprattutto con un futuro, visto che è impegnato nella certificazione delle più importanti produzioni di vino e olio dell’Isola, oggetto di straordinario gradimento dei mercati internazionali e protagoniste di eccellenti performance. Serve adesso una governance più oculata che non vanifichi la scelta dell'Aula".

Infine, grazie a un emendamento fatto approvare dai grillini, d'ora in poi il 20 per cento degli incassi derivanti dalla vendita di biglietti di accesso a musei, gallerie, zone archeologiche e monumentali regionali tornerà nelle casse dei poli culturali. L’emendamento porta la firma di Giancarlo Cancelleri, Valentina Zafarana, Nuccio Di Paola, Salvatore Siracusa, Antonio De Luca. “Questa è una nostra vittoria – dicono gli esponenti del M5S –  grazie al nostro emendamento una quota parte degli incassi derivanti dalla vendita dei biglietti di ingresso sarà 'restituito' agli enti. Abbiamo deciso di proporre questa misura di favore, a causa dei tagli operati dal governo alla Cultura. Musei e gallerie sono in difficoltà, il nostro vuole essere un contributo per sostenerli”.

Ieri la seduta si è fermata, fra le polemiche, proprio quando si era iniziato a votare le misure per i beni culturali. E da lì si è ripartiti a mezzogiorno. L'aula ha approvato gli articoli 11, che prevede anche contributi ai proprietari dei palazzi di pregio, e 17 sui trasferimenti agli enti locali. In calendario le norme sui finanziamenti ai disabili, rinviate ieri per inserire anche misure a favore di chi è affetto da autismo.

Snellimento delle procedure e accelerazione della ripartizione delle risorse ai Comuni siciliani è quanto prevede la norma illustrata in aula dall'assessore alle Autonomie locali, Bernardette Grasso.
Rispetto ai precedenti nove criteri, alcuni anche molto complessi, da quest'anno il calcolo verrà basato su due dati facilmente reperibili: popolazioni e spesa storica riferita al 2016. "In questo modo - spiegano il presidente Musumeci e l'assessore Grasso - l'erogazione delle somme sarà molto più celere, evitando agli enti locali il ricorso alle anticipazioni di cassa e consentendo loro di avere certezza sulle risorse che verranno trasferite dalla Regione".

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