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Finanziaria, Governo subito ko all’Ars:
no all'esenzione dal bollo auto
Sono 5 le bocciature per Musumeci

Governo subito ko alla prima votazione importante all’Ars. Col voto segreto è stato soppresso l’articolo che avrebbe introdotto l’esenzione dal bollo auto per i cittadini a basso reddito e con una sola macchina. E’ un articolo caro a Forza Italia. Gianfranco Miccichè ne ha fatto uno dei punti del proprio programma in campagna elettorale.

La norma è stata bocciata su proposta dei grillini, che hanno chiesto il voto segreto su un loro emendamento soppressivo. L’assessore all’Economia, Gaetano Armao, è esploso: “Questi sono i grillini, contrari a tutto. Anche alle norme per i poveri”.

"Si trattava di una norma bluff, senza copertura e senza alcun criterio perché alla fine gli esenti erano solo quelli con auto di potenza non superiore a 53k e con un solo mezzo a carico, cioè non riguardava nessuno e faceva solo propaganda", hanno detto in coro il leader del M5s Giancarlo Cancelleri e Antonello Cracolici del Pd mostrando ancora una volta sintonia sulla strategia da tenere in aula.

Registrato il nuovo ko del governo, il quarto in appena due giorni di votazioni, Miccichè ha sospeso i lavori sulla Finanziaria.

"Potevamo garantire l’esenzione del bollo auto per i cittadini con un reddito basso, ma stamattina le opposizioni hanno bocciato la proposta in aula - commenta Micciché - Lo hanno fatto chiedendo il voto segreto, uno strumento di per sé odioso, nascondendo così la loro individuale responsabilità. Il mio ruolo di garante mi impone massimo rispetto per il mandato di ciascun parlamentare, ma non posso nascondere la mia profonda amarezza per una buona legge che è stata fatta fuori per logiche politiche. Per andar contro questa maggioranza e questo Governo, si è procurato un danno ai siciliani".

L'aula ha invece approvato la norma (art.20) che stanzia fondi per le ex Province. L'importo aumenta di 22 milioni per il 2018 e il 2019 per le ex Province regionali e sono somme da destinare, prioritariamente, al pagamento degli stipendi dei dipendenti delle tre Città metropolitane e dei sei Liberi consorzi dei Comuni, mentre un milione di euro è destinato alla progettazione di opere pubbliche.

"Con questa norma - dice Musumeci - abbiamo voluto dare certezza ai bilanci delle ex Province consentendo loro di poter programmare con tranquillità l'attività. In parallelo si sta lavorando per l'eliminazione, o almeno la riduzione, del contributo di risanamento della finanza pubblica statale che assorbe tutte le entrate di questi enti".

Approvato anche un articolo che permetterà al governo di individuare immobili in disuso sul demanio marittimo per darli in gestione ai privati per 50 anni. I privati potranno cambiarne la destinazione d’uso, facendone di fatto strutture ricettive lungo le coste. E’ una norma fortemente voluta dall’assessore al Territorio, Toto Cordaro, secondo cui ci sono migliaia di immobili in degrado che vanno censiti e messi a reddito. La maggior parte sarebbero lungo le coste messinesi e trapanesi.

La norma è passata dopo una lunga trattativa con l’opposizione che ha chiesto è ottenuto che venisse precisato nella norma che solo gli immobili che versano in accertata condizione di precarietà” possono essere concessi dal governo.

Bocciato anche l’articolo, proposto ancora una volta dal governo, che avrebbe consentito un aumento delle tariffe per i servizi del Genio Civile. Anche questa volta è stato decisivo l’asse Pd-grillini. E' la quinta bocciatura per il governo in due giorni di votazione.

“Pd e M5S hanno gettato la maschera, dimostrando chiaramente da che parte stanno: certamente non da quella dei siciliani”. Lo affermano Alessandro Aricò e Giusy Savarino (DiventeràBellissima all'Ars), aggiungendo: “La loro distruttiva sinergia ha affossato in aula provvedimenti tanto attesi ed importanti, come l'esenzione del bollo auto, gli aiuti per la prima casa e il biglietto unico per i trasporti”.

"In merito alla norma bocciata sul bollo auto, interviene Cateno De Luca afferma: "Mi chiedo e chiedo ai deputati dell'opposizione a chi giovi il fatto che le associazioni di volontariato, cui tanto si chiede per sopperire a carenze di strutture pubbliche, siano costrette a pagare il bollo sui mezzi di proprietà della stessa Regione in comodato gratuito, usati per le proprie attività. Di fronte a proposte di buon senso, mi sembra si risponda con la vecchia politica delle beghe di partito".

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