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Con nuovo suv Commander Jeep parte all'assalto della Cina

ROMA - Quella delle Jeep, a cominciare dalla 'piccola' Renegade fino alla muscolosa e più costosa Gran Cherokee, è una gamma di grande successo commerciale, che guarda al futuro con importanti prospettive di ulteriore allargamento, tanto da arrivare entro la fine della decade a 1,9 milioni di unità vendute ogni anno. Una delle 'armi' per questa avanzata è il nuovo suv sette posti Commander, appena presentato ad Auto China 2018, e lanciato commercialmente in quel mercato come modello esclusivo per i cinesi, ad un prezzo (circa 400mila yuan, pari a circa 31mila euro) che gli permette di competere con un lungo elenco di suv con tre file di sedili. E' il caso del Volkswagen Teramont (noto come Atlas), del Buick Enclave e del GAC Trumpchi GS8 - che sono i preferiti dalla clientela di quel vastissimo mercato - ma anche del Changan CS95, del Ford Explore, del Toyota Land Cruiser 200, del Nissan Patrol, del noto Volkswagen Touareg e della coppia Great Waal H9 e H8.

Il sottosegmento degli E-suv è letteralmente esploso in Cina dopo l'abolizione delle limitazioni sul numero dei figli e i modelli a 7 posti sono passati dalle 25mila unità immatricolate nel 2016 alle 260mila dello scorso anno, di cui la metà appannaggio di Case non locali. Jeep Commander è frutto - a livello industriale - della collaborazione tra FCA e la Guangzhou Automobile Group (GAC) che già mette a disposizione dei cinesi la Renegade, la Compass e la Cherokee costruite localmente. Convenzionale dal punto di vista del design ma molto spazioso e ben equipaggiato, questo suv di taglia grande va con la sua lunghezza di 4 metri e 87, a collocarsi al di sopra del Gran Cherokee (4,83) ma può essere acquistato in Cina ad un prezzo che è praticamente la metà del suv Jeep più 'importante'.

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