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Geriatra Boccanelli, il tempo fa la differenza

La dissecazione aortica che ha colpito il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano e' considerata la più' importante e grave emergenza di cardiochirurgia, e la sopravvivenza dipende anche e soprattutto dal tempo di azione dei medici per evitare che possa lacerarsi al punto da provocare una potente emorragia che causerebbe la morte. Una situazione molto grave di fronte alle quale oggi i cardiochirurghi non si arrendono neppure con un paziente molto anziano la cui sopravvivenza dipende anche dalle condizioni di salute generali. '

'Lo stato fisco del Presidente emerito Napolitano, che i geriatri definirebbero 'fit' (o robusto), fanno prevedere una buona ripresa''. A dirlo e a spiegare il quadro generale di quanto accaduto al Presidente emerito Napolitano, e' il professore Alessandro Boccanelli, presidente della Società' Italiana di Cardiologia Geriatrica, Sicge. ''L'aorta e' composta da tre strati, e quando e' presente qualche placca al suo interno, si può' creare una fessurazione, uno slaminamento del vaso, che ne provoca la rottura e una emorragia letale''. Il sintomo e' un dolore molto intenso, e' necessario arrivare subito in ospedale, verificare la situazione con indagini radiologiche e intervenire 'prima di subito' ''.

''Dieci anni fa di fronte ad un paziente della stessa eta' in molti casi ci si sarebbe arresi - ricorda l'esperto - e questo dimostra anche l'importanza di mantenere un buono stato fisico in tutte le eta' della vita''. Tuttavia quanto accaduto a Napolitano non e' un problema solo della terza e della quarta eta'. ''La Sindrome di Marfan colpisce i giovani, e' un difetto congenito che causa una mancata elasticità dell'aorta e quindi la espone a rotture''. L'eta' di Napolitano - conclude - comporterà ora un'attenzione maggiore per la ripresa del paziente che pero' potrà' tornare, come dopo altri interventi di cardiochirurgia, ad una vita normale ed attiva.

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