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Riprendono gli sbarchi, in 72 ore salvati 1.400 migranti nel Canale di Sicilia

PALERMO. Riprendono le partenze massicce dall'Africa dopo un periodo di pausa. Negli ultimi tre giorni sono stati soccorsi circa 1.400 migranti nel Canale di Sicilia e ieri sono stati recuperati anche 11 cadaveri.

Intanto, quattro italiani - legati al mondo dell'antagonismo - sono stati fermati dalle forze di polizia francesi in occasione del corteo antifascista di ieri cominciato in territorio italiano e terminato nella zona di Briancon, oltre confine.

I dati del Viminale, non ancora aggiornati con gli ultimi arrivi, indicano finora 7.814 persone sbarcate nel 2018, il 79% in meno rispetto alle 36.871 giunte nello stesso periodo del 2017. Ed aprile ha fatto registrare il segno meno per il decimo mese consecutivo.

Negli ultimi giorni c'è però stata un'impennata delle traversate, in grande prevalenza dalle coste libiche. Attivi negli interventi di soccorso nel Mediterraneo assetti navali italiani, della missione europea Eunavformed, la Marina libica e le ong. Ieri proprio la Marina di Tripoli ha recuperato 263 migranti in due diverse operazioni al largo di Zliten e di Sabrata. In quest'ultimo intervento sono stati raccolti 11 corpi. Stamattina altro naufragio al largo della Libia: un barcone carico di persone si è ribaltato e diversi passeggeri sono finiti in acqua. Uomini, donne e bambini sono stati immediatamente soccorsi dalla Guardia Costiera e della ong Proactiva Open Arms: in 63 sono stati tratti in salvo.

Sempre in mattinata è giunta al porto di Trapani, con a bordo 537 migranti (tra i quali 85 donne, 125 minori e 3 neonati) la nave Acquarius noleggiata da Sos Mediterranee in partnership con Medici senza frontiere.

A Pozzallo domenica sono arrivati 93 tunisini su una barca a legno. Fermato il presunto scafista che guidava l'imbarcazione. Dalle indagini è emerso che i trafficanti di uomini avevano 'promosso' la traversata con l'offerta 'porta un amico e viaggi gratis'. Si cerca intanto di allentare la tensione dopo il corteo 'antifascista' organizzato ieri dal movimento 'Brieser les frontieres' al confine italo-francese sulle Alpi per "liberare le frontiere dai fascisti", dopo che militanti di estrema destra di Generation Identitaire avevano indetto un presidio erigendo una rete di plastica lunga centinaia di metri contro il passaggio degli stranieri illegali.

Tra gli italiani fermati dalla polizia francese (tre uomini ed una donna) c'è un anarchico originario di Cagliari ed un secondo legato al centro sociale torinese Askatasuna. E torna anche la polemica politica. "Ogni tanto - ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini - qualche giornalista mi dice che 'gli austriaci sono cattivi, che controllano i loro confini ed espellono i clandestini'.

Non sono cattivi, siamo noi che abbiamo il governo dei cretini e dei complici perché dovremmo fare esattamente la stessa cosa". L'Europa, ha replicato Edoardo Patriarca (Pd), "ha già conosciuto le cortine di ferro e i muri. Salvini punta sull'immigrazione perché vuole flirtare con quella parte di M5s che ha parlato, sbagliando, di taxi del mare per le ong?".

Ylenja Lucaselli (Fdi), ha invitato a fare "attenzione alla ripresa degli sbarchi che "costituisce comunque un pericolo per la sicurezza e la coesione sociale del nostro Paese".

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