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Lega, il neo commissario in Sicilia Candiani: "Nell'Isola stiamo crescendo"

PALERMO. "La Sicilia non è il Molise: è una regione importante, dove le scelte politiche hanno riverbero nazionale. Qui siamo partiti con "Noi con Salvini", ma è stata una esperienza prodomica: ora va organizzato il partito della Lega con l'avvio del tesseramento sul territorio, l'apertura delle sezioni e poi l'elezione dei segretari provinciali e regionale, un percorso per il quale ci vuole tempo. Certamente non ci si approccia alla politica una settimana prima delle elezioni per farsi mettere in lista". Lo dice il commissario regionale della Lega in Sicilia, il senatore Stefano Candiani, nella sua prima uscita a Palermo dopo la nomina di commissario.

Alla domanda sul ruolo degli ex coordinatori regionali Alessandro Pagano e Angelo Attaguile coinvolti nell'inchiesta giudiziaria che ha portato all'arresto dell'avvocato Salvino Caputo nell'ambito di una inchiesta partita dalle elezioni regionali del 5 novembre, il commissario della Lega afferma: "Pagano e Attaguile hanno fatto un buon lavoro con "Noi con Salvini", ora c'è la Lega: chi ha un incarico istituzionale per statuto non può fare il segretario della Lega o il segretario di sezione". Candiani assicura che l'inchiesta della Procura di Palermo "non ha avuto un peso nella scelta di commissariare il partito". "Era un percorso già tracciato - sottolinea - Andava fatto prima".

"Brutta questa politica che pensa che andare con la Lega o col Pd sia la stessa cosa - dice ancora Candiani -. Il M5s come fa ad andare al governo con gli stessi verso cui ha fatto dura opposizione?"

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