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Con attività fisica intensa, possibile rischio maggiore di sviluppare la Sla

 Chi fa esercizio fisico intenso potrebbe avere un rischio maggiore, anche se sempre basso, di sviluppare la Sla, una malattia che ha colpito diversi sportivi, in particolare calciatori, e che ha scatenato lo sviluppo di diverse teorie. La correlazione, che rappresenta un nuovo tassello nella ricerca, è stata trovata da uno studio pubblicato dal Journal of Neurology Neurosurgery & Psychiatry coordinato dall'università di Utrecht, a cui hanno partecipato anche esperti italiani. Per testare la teoria sono stati confrontati gli stili di vita di 1557 adulti in Irlanda, Italia e Olanda a cui era stata diagnosticata la malattia con quelli di 2922 che invece non la avevano. Rispetto ad una persona che fa un'attività fisica media l'aumento di rischio è risultato del 6%, mentre tra i più attivi e i meno attivi del 26%. Il rischio assoluto, sottolineano gli autori, rimane comunque molto basso, e lo studio non dimostra una relazione di causa ed effetto ma solo una associazione.
    "L'esercizio potrebbe avere qualche effetto neurotossico in persone con una predisposizione genetica - affermano gli autori -. Questo potrebbe essere dovuto allo stress ossidativo e all'infiammazione a cui è sottoposto il corpo, o a cambiamenti nella chimica del corpo che sono tossici per le cellule nervose.
    E' anche possibile che le persone che si allenano regolarmente siano più esposte ad agenti ambientali rispetto a chi è sedentario". (ANSA).
   

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