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Dal mormorio degli atomi la chiave per capire il Big Bang

Ascoltare il 'mormorio' del mondo infinitamente piccolo degli atomi aiuta a capire che cosa e' avvenuto nel mondo dell'infinitamente grande dell'universo, quando ha cominciato a espandersi subito dopo il Big Bang. Lo dimostra la ricerca pubblicata sulla rivista Physical Review X e condotta nell'Istituto per la Tecnologia e gli Standard degli Stati Uniti (Nist) dal gruppo del fisico Stephen Eckel.

L'esperimento e' stato condotto su una nube di atomi ultrafreddi, ossia su un insieme di atomi che si trovano alla temperatura limite dello zero assoluto: uno stato estremo della materia chiamato condensato di Bose-Einstein, ipotizzato nel 1925 da Albert Einstein in base alle ricerche del fisico teorico indiano Satyendra Nath Bose.

Una nube di atomi in queste condizioni estreme, delle dimensioni di una nocciolina, e' stata fatta espandere in modo rapidissimo. Il processo di espansione e' stato cosi' veloce che, trasformandosi, la nube ha prodotto una sorta di 'mormorio', un rumore di fondo che ricorda quello avvenuto sulla scala dell'infinitamente grande dopo il Big Bang e che i cosmologi chiamano 'inflazione cosmica'.

Per questo Eckel ha osservato che l'esperimento "ha descritto perfettamente la teoria esistente, ma in modo ancora piu' stringente ha mostrato come questa sia collegata alla cosmologia". E' anche possibile, ha aggiunto, che "in futuro alcuni modelli cosmologici difficili da risolvere possano essere simulati in nubi di atomi ultrafreddi". In passato, infatti, questo stato limite della materia ha aiutato a capire alcuni aspetti del comportamento dei buchi neri. Senza dubbio, hanno osservato i ricercatori "e' un modo completamente nuovo di considerare i problemi cosmologici".

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