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I primi 'avatar' in 3D dei fossili di Darwin

Realizzati i primi 'avatar' dei fossili di mammiferi collezionati da Charles Darwin, il 'padre' della teoria dell'evoluzione: ricostruiti in 3D grazie alla realta' virtuale, saranno accessibili a tutti sul web, in modo da poter essere studiati e 'manipolati' da ricercatori e appassionati di ogni parte del mondo garantendo la salvaguardia dei reperti originali. I primi a inaugurare questa 'galleria digitale' del Museo di storia naturale di Londra sono i resti che nel corso degli anni sono stati attribuiti in modo piu' o meno certo al Toxodonte, il misterioso mammifero ungulato coi denti ricurvi vissuto in Sud America.

Ricostruzione del Toxodonte (fonte: Mauricio Anton, Natural History Museum)

I 13 fossili sono stati selezionati come banco di prova ideale per il progetto di digitalizzazione, avviato nel novembre 2017 con il sostegno dell'Hartnett Conservation Trust e del Leche Trust. Con superfici estremamente complesse e dimensioni variabili da un centimetro fino a un metro, i reperti del Taxodon hanno rappresentato una vera e propria sfida per lo scanner laser 3D: ci sono voluti tre giorni per catturare ogni dettaglio dei loro profili, mentre la rielaborazione dei dati ha richiesto tempi molto piu' lunghi, pari ad una settimana solo per i fossili piu' piccoli.

L'obiettivo del museo londinese era proprio quello di capire la potenzialita' della realta' virtuale nel rendere fruibile il centinaio di ossa e frammenti rimasto dalla ricca collezione di fossili raccolta da Darwin tra il 1831 e il 1836 durante il suo viaggio intorno al mondo sulla nave britannica Beagle. I reperti, che saranno digitalizzati a breve, appartengono a 7 specie di mammiferi sudamericani: di eta' compresa fra 10.000 e 500.000 anni, includono quattro specie di giganteschi bradipi terricoli, due specie di ungulati e una specie estinta di cavallo.

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