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Bullismo e video con insulti a un docente, il ministro: "I colpevoli vanno bocciati"

Valeria Fedeli

LUCCA. Mentre all’Itc Carrara di Lucca si ipotizzano bocciature per i responsabili e la stessa ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli chiede «una linea rigorosa» che non ammetta i colpevoli «agli scrutini», emergono altri video dopo il primo, che documentano il bullismo in classe contro un professore.

Non c'è infatti soltanto il video diventato virale sul web con lo studente che pretende il '6' dal docente, minacciandolo. Ma ci sono altre immagini, fissate con telefonini portati in aula, dello stesso tenore. In una, un ragazzo indossa un casco, si avvicina al professore e mima il gesto di prenderlo a testate, mentre un altro studente poggia irrispettosamente, con sfida, due cestini della carta sulla cattedra. E poi si sente una voce di sottofondo che insulta con la parola 'buffone' il professore mentre un compagno gli mette un giubbotto in testa.

Ciò avviene mentre in classe alcuni, non tutti, ridacchiano. Almeno tre di coloro che sono ben visibili nelle immagini sono stati già denunciati all’autorità giudiziaria. Ma il numero potrebbe salire in base alle identificazioni in corso da parte di polizia postale e Digos di Lucca.

Sulla vicenda sono stati avviati accertamenti della procura presso il tribunale dei minori di Firenze, che ha aperto un fascicolo. Gli atti sono sul tavolo del procuratore Antonio Sangermano. Tra questi c'è anche la denuncia fatta dal preside Cesare Lazzari, oltre ai primi rapporti della polizia.

Adesso i ragazzi di cui è chiara la responsabilità non vanno a scuola. «Con le famiglie abbiamo valutato di lasciarli a casa qualche giorno: bisognerà valutare la posizione dei singoli», ha spiegato il preside Lazzari che domani sarà con il consiglio di istituto in una riunione dove dovrebbero essere decise le sanzioni. Certo, ha detto, «qualcuno perderà sicuramente l’anno: ma non tutti, anche perché la scuola deve rappresentare un’occasione di crescita e di recupero. Ovviamente ci saranno delle punizioni».

Quella classe aveva già dato problemi ma, ha ricordato il preside, «si era trattato di piccoli episodi sanzionati come nel caso del protagonista di un video, che venne allontanato tre giorni tra fine febbraio e inizio marzo. Sembra però che i provvedimenti siano stati presi come una sorta di sfida da parte di alcuni» anziché essere segnale di ammonimento.

Per la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli «serve una linea rigorosa e l’attuazione delle sanzioni già previste: di fronte ai fatti di Lucca e di Velletri i ragazzi vanno sospesi, il consiglio d’Istituto deve valutare la gravità, che secondo me c'è, e gli studenti devono essere sanzionati fino a non essere ammessi agli scrutini finali», «vanno sospesi anche i ragazzi che hanno girato il video e hanno guardato quanto avveniva» senza intervenire in difesa del docente.

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