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A Torino centro di eccellenza per le cure odontoiatriche

 Con quasi 100.000 interventi l'anno, dai più semplici come l'igiene dentale ai più complessi, come impianti su pazienti con malattie rare, la Dental School di Torino è centro di eccellenza per cure odontoiatriche in convenzione col Sistema Sanitario Nazionale ma anche punto di riferimento per il trattamento di pazienti che difficilmente troverebbero assistenza in altre strutture, come quelli 'critici' dal punto di vista delle condizioni di salute. Tra i suoi punti di forza, l'uso, probabilmente unico in Italia nel campo delle cure dentistiche, della pet therapy, ovvero degli animali da compagnia per aiutare i pazienti fobici a superare il terrore del dentista.
    La Dental School, struttura universitaria parte dell'Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza, ha alle spalle 10 anni di attività e la sede in uno dei simboli dell'Italia del dopoguerra, il Lingotto, la storica 'casa' della FIAT, riconvertita da Renzo Piano a centro polifunzionale. "L'attività primaria è la formazione", sottolinea il direttore Stefano Carossa, "perché una pratica odontoiatrica mal eseguita non solo non risolve la patologia, ma la aggrava". Presso la struttura hanno sede infatti il Corso di Laurea Magistrale in Odontoiatria, quello in Igiene Dentale, le Scuole di Specializzazione in Odontoiatria Pediatrica e Ortodonzia, oltre a 10 master di secondo livello.
    Insieme alla attività didattica, la Dental School fornisce anche una enorme attività clinico-assistenziale pari a 80-100.000 prestazioni l'anno. Ma la sua particolarità, prosegue Carossa, "è l'essere uno dei pochi centri in Italia specializzati nelle cure per fasce deboli dal punto di vista sanitario, quali disabili non collaboranti, malati oncologici, cardiopatici, pazienti affetti da malattie rare ad interesse odontostomatologico, in particolare per la Epidermolisi Bollosa o malattia dei bimbi-farfalla, di cui siamo un centro pilota a livello nazionale. Questo significa che altre strutture, pubbliche e private, regionali e non solo, inviano da noi i pazienti che non potrebbero altrimenti ricevere cure ortodontiche adeguate".

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