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Renault,a Design Week 'contaminazioni' tra auto e abitazioni

(ANSA) - MILANO, 17 APR - Le contaminazioni di stile e materiali fra il mondo del design industriale e del car design sono numerosi e sempre più evidenti, particolarmente negli studi che prefigurano i futuristici salotti viaggianti, condotti da sistemi di guida autonoma. Alla Design Week ne è un esempio lampante il concept Renault Symbioz, presentato dal Costruttore transalpino all'ultimo Salone di Francoforte, scelto da Laurens van den Acker, olandese di Deurne, capo design della Losanga, per rappresentare la strada intrapresa dal Marchio in questo ambito. Con superfici di appoggio piatte e l'uso del marmo, l'abitacolo di questo prototipo di vettura elettrica a guida autonoma riprende concetti familiari alle 'living room' domestiche ma ancora tutti da esplorare nel mondo della mobilità. A loro volta i tessuti utilizzati per l'arredo dell'auto vengono prestati alla casa. Nell'installazione 'A Masterly', presentata a Palazzo Franceco Turati, in Corso Magenta 7 e realizzata all'interno del padiglione che riunisce i designer dei Paesi Bassi, le stoffe tecniche con disegno 3D ricoprono il divano semicircolare che circonda la vettura. Un abbinamento che è stato sviluppato in collaborazione con la creatrice di tessuti Alexandra Gaca, polacca di nascita e olandese di adozione.

''Non possiamo più pensare al design dell'automobile come qualcosa di isolato dall'ecosistema che ci circonda - ha dichiarato, oggi, al vernissage, van den Acker - Renault Symbioz è davvero un progetto unico che ci ha permesso di lavorare con progettisti, designer, ingegneri e architetti. Il nostro obiettivo era quello di esplorare nuovi confini dell'esperienza cliente, della tecnologia, dell'utilizzo di energia nonché dell'armonia nel design per creare un'esperienza globale completamente nuova. Qui la mobilità si fonde con l'immobile, l'auto diventa un'estensione della casa, un elemento del suo arredo perché vi può essere parcheggiata al suo interno senza inquinare, grazie ai motori elettrici. Può essere ricaricata con la corrente della rete dell'abitazione ma la può anche rifornire di energia in caso di necessità''. Insomma, un progetto che esplora nuove soluzioni e nuovi concetti, destinati a modificare in futuro il nostro modo di vivere l'automobile, un progetto che ha un ''orizzonte temporale fissato al 2030 che, però, è destinato a concretizzarsi molto prima''. (ANSA).

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