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Nasce la task force che sfiderà la materia oscura

E' pronta ad entrare in azione la task force internazionale che mira a svelare i segreti della materia oscura di cui è composto il 95% della massa dell'Universo: a guidarla è Nico Cappelluti, astrofisico italiano all'Università di Miami, che sulla rivista The Astrophysical Journal ha appena pubblicato la scoperta di un misterioso segnale, catturato da ben quattro telescopi a raggi X, che potrebbe rappresentare la 'chiave' per risolvere l'enigma che da decenni assilla fisici e astronomi di tutto il mondo.

Lo studio, che aveva già suscitato grande clamore quando era uscito in anteprima sul sito ArXiv, descrive uno strano segnale (un eccesso di raggi X) rilevato dal telescopio spaziale Chandra e, indipendentemente, da altri tre telescopi spaziali: Nustar della Nasa, Xmm-Newton dell'Agenzia spaziale europea (Esa) e Suzaku della Agenzia spaziale giapponese (Jaxa). 

L'origine di questa misteriosa emissione è ancora ignota, ma secondo l'interpretazione dei ricercatori potrebbe essere il decadimento di una particella di materia oscura, il cosiddetto neutrino sterile, che si trasforma in una particella di luce (fotone) e un neutrino normale. "Ovviamente abbiamo un approccio laico al problema e cerchiamo anche altre spiegazioni senza pregiudizi", dice Cappelluti all'ANSA. "Certo che se fosse effettivamente materia oscura, l'impatto sarebbe fortissimo. Ed è per questo che stiamo lavorando con una ventina di ricercatori da Stati Uniti, Olanda e Italia per riuscire a capire di più di questo segnale, sfruttando l'enorme quantità di dati negli archivi di Nasa ed Esa".

La prima riunione della task force è prevista per l'autunno 2018 a Miami, e ovviamente le attese non mancano. "Personalmente penso che anche un risultato negativo sarebbe un grandissimo successo - sottolinea Cappelluti - perché in quel caso avremmo comunque capito cosa 'non è' la materia oscura".

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