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Non c'è dieta migliore dell'altra, sì a sport e psicoterapia

Non c'è una dieta migliore dell'altra. E l'uso di integratori non è raccomandato a tutti. Ci sono troppe fake news su diete, cibi e integratori: per questo la Fondazione Gimbe ha realizzato uno studio che fotografa questo settore e lo affronta partendo dalle evidenze scientifiche.
    L'analisi, spiega Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione, dimostra "che qualsiasi dieta bilanciata a ridotto contenuto di carboidrati o di grassi fa dimagrire, ma non è possibile raccomandarne nessuna in particolare, viste le esigue differenze tra i vari regimi dietetici". Un maggiore effetto dimagrante lo si può ottenere però grazie all'aggiunta di una terapia cognitivo-comportamentale e dell'esercizio fisico. Dallo studio della Gimbe emerge come gli studi su integratori di vitamine e minerali non dimostrino evidenti benefici per la prevenzione di patologie cardiovascolari e tumori, evidenziando addirittura maggiori rischi per alcuni micronutrienti. Ecco perché, precisa Cartabellotta, "l'utilizzo di integratori multivitaminici e multimineralici non è raccomandato per la popolazione generale e nemmeno in gravidanza; al contrario, è di provata efficacia l'assunzione mirata di specifici integratori in alcune fasi della vita (gravidanza, neonati, ultracinquantenni) e in sottogruppi a rischio nei quali il fabbisogno nutrizionale non può essere soddisfatto con la sola dieta". Restano troppi i luoghi comuni e le fake news sulle scienze dell'alimentazione. Qui, conclude Cartabellotta, "si generano continuamente credenze basate su congetture, aneddoti e intuizioni piuttosto che su evidenze scientifiche, peraltro poco robuste e influenzate da conflitti di interesse che, condizionando l'integrità della ricerca, minano la fiducia dei cittadini nei confronti del metodo scientifico".
   

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