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Auto del futuro? Con sensori per studiare movimenti piloti

ROMA - Adeguare le automobili alle persone, non obbligare i piloti ad adeguarsi alla macchina. È questo il punto di vista dal quale nasce la progettazione delle automobili del futuro da parte dei ricercatori di Captiks, spin-off nato all'interno dell'Università di Tor Vergata. ''Proponiamo di cambiare il punto di vista sulla progettazione delle automobili - ha spiegato Giovanni Saggio, dell'Università di Tor Vergata -. Finora la tecnologia ha puntato quasi esclusivamente ad ottimizzare le performance della macchina noi invece vogliamo guardare all'assetto del pilota''. Per farlo, i ricercatori di Captiks hanno sviluppato una serie di sensori wireless indossabili che comunicano in tempo reale dati preziosi sui movimenti del pilota e da cui è possibile misurare rapidamente una gran mole di parametri, come l'energia applicata dalle braccia o dai piedi, o i dettagli dei movimenti, fino all'affaticamento del collo o delle braccia. Tutto è possibile grazie a 'Movit', lo strumento per la cattura del movimento che opera in qualsiasi condizione di luce e che con i suoi 10 gradi di libertà e le sue dimensioni ridotte può rilevare in tempo reale i dati della cinematica per oltre 4 ore di funzionamento continuo. I dati servono per studiare l'ergonomicità della postazione, come la distanza del volante, la sua inclinazione, la posizione del cambio o della pedaliera e far sì che siano ottimizzati al meglio con i movimenti del pilota. Studi analoghi sono già stati avviati con altre importanti realtà del settore sia sportive, sia industriali, tra cui la F.C Bologna 1909 e A.C Perugia Calcio, per lo studio del dispendio energetico, analisi delle performance, la prevenzione degli infortuni e la riatletizzazione, World Rugby, per uno studio comparativo delle superfici di gioco, e la BMC Switzerland, per lo studio dell'interazione tra ciclista e telaio.

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