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Siria, è alta tensione fra Trump e Putin
Aerei spia Usa decollati da Sigonella

L'aeroporto militare di Sigonella

CATANIA. Resta in allerta l'aeroporto militare di Sigonella. L'attacco in Siria sferrato dagli Stati Uniti, con il supporto di Gran Bretagna e Francia, non è partito dalle basi italiane. Precisazione che ha tenuto a fare ieri il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

Nello scalo militare siciliano ieri non è stata avvistata nessuna attività particolare: un decollo e due atterraggi, uno dei quali di un velivolo militare italiano di rientro da un sorvolo di controllo sui migranti sul mare Mediterraneo. La base però resta però al centro dell’attenzione per il suo ruolo strategico di 'portaerei' nel Mediterraneo in uso a velivoli Usa.

È noto comunque che nei giorni scorsi aerei spia americani sarebbero decollati dalla base siciliana: sono aerei da ricognizione e intercettazione antisommergibile P-8A 'Poseidon' della Marina Usa recentemente dislocati a Sigonella, dove sono presenti anche aerei spia pilotati da remoto, i droni Global Hawk.

La base di Sigonella, dove operano aerei della Marina Militare italiana con il compito di controllo dei flussi migratori dai paesi del Nordafrica verso il nostro Paese, ospita la Naval Air Station (Nas) della Marina statunitense, gigantesco «supermarket» mediterraneo per gli approvvigionamenti di Us Navy. La base è una cittadella autosufficiente, con alcune migliaia di militari, che, insieme alle famiglie, formano una comunità di circa cinquemila persone.

Il personale della Us Navy alloggia sopratutto in residence sparpagliati attorno all’Etna. Sigonella è stata la base di appoggio per gli Usa durante la guerra del Golfo con l’Iraq di Saddam Hussein nel febbraio del 1991. Nel 1995 la base fu al centro della crisi Italia-Usa, quando il governo di Bettino Craxi rifiutò di consegnare Abbu Abbas e quattro palestinesi, responsabili del dirottamento dell’«Achille Lauro» e della morte di un suo passeggero, Leo Klinghoffer, ebreo, cittadino Usa. L’aereo egiziano sul quale i palestinesi viaggiavano era stato intercettato in volo da caccia Usa e costretto ad atterrare a Sigonella.

Intanto, dopo l'attacco di ieri, nonostante ci vorrà del tempo per una valutazione completa sui risultati dei raid, Trump esulta: «Missione compiuta», ha scritto di primo mattino su Twitter. Mentre a Mosca, dove si minacciano «conseguenze», monta l’ira di Vladimir Putin, che parla di «aggressione» e definisce l’azione di Usa, Francia e Regno Unito come «una violazione del diritto internazionale». Anche se la Russia si è vista bocciare una risoluzione di condanna dell’attacco dal Consiglio di sicurezza dell’Onu.

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