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Nocciole, parte da Viterbo la risposta a progetto Ferrero

ROMA - Parte da Nepi (Viterbo), nel Lazio, la risposta nazionale e internazionale al "Progetto Nocciole Italia" di Ferrero e alla leadership sul mercato dell'impresa agroalimentare di Alba (Cuneo), produttrice della famosa crema spalmabile e primo player nel mercato italiano che è il secondo al mondo dopo la Turchia.

Martedì 17 aprile produttori locali, delegazione provenienti dalla Turchia e Georgia e rappresentati regionali si riuniranno nella sala consiliare del comune viterbese per dare vita a una rete sinergica in modo da rafforzare le capacità di negoziazione con i diversi interlocutori a partire da Ferrero che ha annunciato, un progetto per sviluppare entro il 2025 in Italia 20mila ettari di nuovi noccioleti per un aumento del 30% sull'attuale superficie di 70 mila ettari con il risultato - spiegano i responsabili del Bio - distretto della Via Amerina delle Forre organizzatore dell'incontro - di rendere la produzione una monocoltura con conseguenze economiche, ambientali e sociali preoccupanti anche dal punto di vista dell''andamento dei prezzi.

Al centro dell'appuntamento "Dalla Produzione locale al mercato globale", promosso con il contributo dell'Agenzia regionale per lo sviluppo agricolo del Lazio (Arsial) e della Fao, saranno quindi - si spiega in una nota - i temi legati alla difesa della biodiversità e il contract farming, modello - si precisa - che sta imponendo agli agricoltori dei modelli di produzione insostenibili con un potere contrattuale messo sempre più in discussione a favore di una valorizzazione dell'l'industria in cerca di materia prima agricola indifferenziata e a basso costo.(ANSA).

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