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Funghi e piume per le prime scarpe biodegradabili

Funghi, piume di gallina e scarti di lavorazione dei tessuti per le prime scarpe completamente biodegradabili e riciclabili. Le hanno realizzate con prodotti locali e in modo del tutto sostenibile due studentesse dell'Università del Delaware, Jillian Silverman e Wing Tang, che hanno presentato il primo prototipo all'Esposizione Nazionale di Design Sostenibile, una delle tante iniziative del Festival Americano di Scienza e Ingegneria che si è tenuto a Washington il 7-8 aprile.

"L'industria della moda produce un sacco di spreco, perciò la sostenibilità sta diventando un obiettivo comune a molti", dice Silverman. "È difficile credere che le persone cambino le loro abitudini di consumo - aggiunge - ma queste scarpe, quando te ne stanchi o si rovinano, possono andare a finire nei rifiuti organici invece che in discarica".

Per la suola delle scarpe le due studentesse hanno utilizzato i funghi, in particolare la rete che formano le loro radici chiamata micelio, facendoli crescere in diversi materiali tra cui piume di gallina e scarti tessili: le piume e il tessuto forniscono nutrimento ai funghi e fanno anche da supporto per far crescere il micelio, agendo come una "colla" che tiene insieme la struttura.

Per la copertura della suola è stata scelta una "pelle" vegana, mentre Tang ha realizzato la parte superiore della scarpa con ritagli di tessuto scartati, creando l'effetto arricciato grazie ad una tecnica di cucito chiamata punto smock: "Ho usato tinture vegetali e filo di cotone al 100%", spiega Tang.

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