Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

il Friuli apre ai millennials e svela enologia moderna

(ANSA) - MILANO - Carattere e spirito del Friuli, quel senso di osteria, di bicchiere di vino dove però la semplicità non toglie alcuno spazio alla qualità. A partire dal nome "Mùl" in dialetto "figlio di un asino e di un cavallo", nel quale sta tutta la tradizionale e la semplicità che ha segnato la storia del territorio dagli Alpini della Julia in poi. Gente vera, orgogliosa della sua terra.

Vini che raccontano scampoli di vita, espressione del carattere ma allo stesso tempo estremamente contemporanei, senza far mancare la spinta solidale a sostegno della ricerca.

Altùris una delle due aziende della famiglia Zorzettig, con i fratelli Marco e Massimo, 600.000 bottiglie divise tra Altùris e la Tunella, mira a capovolgere il paradigma degli abbinamenti consegnando due vini che rispecchiano le aspettative dei wine lover.

"Non abbiamo inventato niente ma solo trovato qualcosa che tutti cercavano - racconta Marco Zorzettig - un vino con struttura del rosso e freschezza del bianco. Un vino moderno ma stabile nella lavorazione enologica". I prodotti che i millennials cercano e non solo in Italia, visti i recenti dati di consumo con particolare attenzione all'Inghilterra e agli Stai Uniti.

Interessante e intelligente l'abbinamento tra i vini friulani e i piatti dello chef Daniel Canzian, scelto per questa anteprima milanese, rispetto al lancio in programma al prossimo Vinitaly che aprirà le porte domenica 15 aprile a Verona.

"Red Mùl e White Mùl, due vini all'incontrario - aggiunge Zorzettig sceso a Milano da Cividale del Friuli e riconoscendo nella capitale lombarda il nuovo palcoscenico enologico italiano - in osteria i nostri nonni ordinavano il Mùl, mischiando al rosso di struttura un po' di vino bianco, allora si cominciava a bere alla mattina, si zappavano i vigneti e il brio era necessario. Tutti oggi cercano idee innovative, è questa ne è un esempio".

Nel White Mùl, si ribalta il paradigma, un bianco Chardonnay e Cabernet Sauvignon con leggera sovramaturazione in pianta. Bella struttura affinata in tonneaux da 500 litri. La delicatezza al palato consegna anche una bella sapidità Le etichette di questi vini sono disegnate da Natan Pira giovane artista friulano che riporta all'attenzione lo stile contemporaneo. Infine la spinta solidale, come spiega Zorzettig: "A pranzo a Natale dalla mamma, con mio fratello ci diciamo sempre "non ci manca nulla", quindi abbiamo dedicato questi vini alla ricerca contro il cancro. Finché vivremo una parte del ricavato verrà devoluta per la ricerca. Per questo, in etichetta c'è un gufo portafortuna".

(

Caricamento commenti

Commenta la notizia