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Dramma Juventus, rimonta tre gol al Real Madrid ma va fuori per un rigore contestato

MADRID. Passa il Real, con un rigore di Cristiano Ronaldo al 96', la remuntada della Juve perfetta fino all’ultima azione sfuma come un incubo, alla soglia dei tempi supplementari. In uno degli ultimi assalti dei Blancos, la torre di Cr7 per Vasquez procura il rigore: Benatia sembra travolgere il centrocampista del Real, anche se le immagini tv riviste al rallentatore dimostrano che il difensore franco-marocchino colpisce il pallone. Per Oliver e i suoi collaboratori è rigore. La Juve protesta, in Champions non c'è il Var, la decisione non ha appello.

L’arbitro inglese sente qualche parola di troppo di Buffon, rosso per il capitano bianconero, che esce con un diavolo per capello, mentre il Santiago Bernabei lo applaude. Avrebbe sognato un’altra uscita di scena dalla competizione più prestigiosa d’Europa, gli tocca un’espulsione che forse non meritava. Entra Szczesny, che cerca di innervosire Ronaldo, mettendoci una vita ad attraversare il campo, il polacco intuisce, ma Cr7 è troppo preciso: è l’1-3 decisivo per il Real, si gioca ancora un minuto ma la Juve rimasta in 10 e con Higuain fuori per far posto a Szczesny non riesce più a tirare.

Finisce così con una beffa tremenda per i bianconeri, il presidente Agnelli e il vice Nedved in campo, un’eliminazione che brucia più di una sconfitta per 4-0 e che accende le polemiche per la resistenza all’uso delle tecnologie nei tornei Uefa (con il presidente bianconero Andrea Agnelli che aveva visto il match in tribuna con il presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani che a fine gara non usa mezzi termini: ''il designatore va cambiato"). Ma che restituisce, come chiedeva Allegri, una Juventus assolutamente protagonista, che mette alle corde il Real campione d’Europa che mai aveva subito una rimonta da 3-0 al 'Bernabeù. Un doppio Mandzukic e il 3-0 di Matuidi.

Sullo slancio della memorabile rimonta della Roma sul Barcellona, la Juventus prova in un’impresa ancora più leggendaria, recuperare tre gol al Real Madrid al Santiago Bernabeu. E il primo mattone del progetto viene posato dopo 1'16», zuccata di Mandzukic, all’ottavo gol di una stagione finora non all’altezza della precedente. Con la sua velocità e il controllo Douglas Costa squarcia la difesa del Real che accusa il colpo: al 7' i bianconeri potrebbero già raddoppiare, ancora su un affondo di Douglas Costa, Higuain ribatte, Navas questa volta si oppone. Dopo 10' il Real riesce ad avventurarsi nella difesa bianconera, Buffon salva su Bale che di tacco manda poi sull'esterno della rete.

De Sciglio chiede il cambio, deve entrare Lichtsteiner e Allegri s'arrabbia perché il numero 2 bianconero avrebbe forse potuto rinunciare nel riscaldamento. Al 30' sinistro di controbalzo di Marcelo, alto, Kross sciupa tirando su Pjanic (32'), il Real riprende colore: sinistro di Isco alto (32') e sempre sul centrocampista spagnolo Buffon salva. La Juve accende l'entusiasmo dei suoi tifosi, e dei milioni di juventini davanti alla tv, con il raddoppio di Mandzukic, ancora di testa. Ronaldo vorrebbe un rigore, ma è Varane a spaventare Buffon con un colpo di testa che si stampa sul palo (46').
Dopo l’intervallo, Zidane corre ai ripari: doppio cambio, escono Casemiro e Bale, forse i più deludenti nei primi 45', sostituiti da Asensio e Lucas Vasquez.
Il destro al volo di Ronaldo (12') non è angolato come Cr7 sperava e Buffon blocca in tuffo. Navas respinge un tiro di Higuain (14'). Su un erroraccio di Navas, Matuidi si trova la palla sui piedi e centra il 3-0 che annulla il ko dell’andata e rimette in gioco tutto (16').
Buffon salva il risultato sul tiro di Isco, deviato da Benatia (33'), ancora brividi con una girata di Varane, di poco fuori. Chiellini rischia l’autogol per anticipare Ronaldo (35'). Un colpo di testa di Ronaldo va fuori misura (41'). Poi il rocambolesco finale.

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