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Elliot Erwitt, retrospettiva a Lecce

LECCE - Dal 21 aprile al 9 settembre nelle sale del Castello Carlo V di Lecce sarà allestita la mostra Elliott Erwitt "Personae", la prima grande retrospettiva, a cura di Biba Giacchetti, delle immagini del fotografo nato a Parigi nel 1928. La mostra comprende oltre 120 scatti che Erwitt ha selezionato personalmente con la curatrice, nel suo studio di New York, traendoli dal suo archivio. I suoi scatti in bianco e nero sono ormai diventati icone della fotografia, esposti con grande successo a livello internazionale, mentre la sua produzione a colori è quasi del tutto inedita. Il percorso espositivo mette in evidenza l'eleganza compositiva, la profonda umanità, l'ironia e talvolta la comicità del fotografo americano, tutte caratteristiche che rendono Erwitt un autore amatissimo e inimitabile, non a caso considerato "il fotografo della commedia umana". Marilyn Monroe, Che Guevara,Sophia Loren, John Kennedy, Arnold Schwarzenegger, sono alcune delle celebrità colte dal suo obiettivo ed esposte in mostra.
    Su tutte Erwitt posa uno sguardo acuto e al tempo stesso pieno di empatia, dal quale emerge l'ironia e la complessità del vivere quotidiano. Con lo stesso atteggiamento, d'altra parte, Erwitt rivolge la sua attenzione a qualsiasi altro soggetto.
    Con il titolo "Personae" si allude proprio a questa sua adesione alla vita concreta degli individui e, nello stesso tempo, a un senso della maschera e del teatro che si manifesta in alcune foto che sono una dissacrante parodia del mondo dell'arte contemporanea. "Questa mostra apre una stagione nuova per il Castello di Lecce che intendiamo rendere una tappa fondamentale per visitatori e turisti", sottolinea il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini. "Scegliamo di partire dalla fotografia, con uno dei più celebri artisti del '900, punto di riferimento per i tanti, giovani e meno giovani, che praticano l'arte fotografica o semplicemente ne apprezzano la potenza espressiva. Gli scatti di Erwitt sono entrati nella nostra cultura e tutti possono riconoscerli, per questo consideriamo la mostra una occasione per invitare i leccesi a visitarla e con essa entrare nella più grande opera fortificata di Puglia di cui siamo fortunati custodi".
   

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