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Dagli orologi atomici il 'ritmo' per capire l'universo

Gli orologi atomici non si limitano a scandire il tempo nella maniera più precisa possibile ma costituiscono uno strumento di misura di eccezionale accuratezza, in grado di aprire con il loro "ritmo" nuovi orizzonti di indagine per la comprensione delle leggi fisiche che governano l'universo. Per questo sono i protagonisti, del convegno europeo sulle misure di tempo e frequenza che dal dal 10 al 12 aprile riuniisce a Torino oltre 350 ricercatori da tutto il mondo, organizzato da Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (Inrim), in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), il Politecnico di Torino, Leonardo  e il Consorzio Top-IX.

Gli orologi atomici sono dispositivi che si basano sulle proprietà quantistiche degli atomi per definire la durata del secondo, l'unità di base del tempo. Ma non è solo la ricerca fondamentale a trarre beneficio dal loro utilizzo: "Telecomunicazioni, trasporti, transazioni di borsa, sistemi di navigazione e di localizzazione satellitare, attività spaziali non possono prescindere dalla precisione assicurata dai più recenti sviluppi", spiega Filippo Levi dell'Inrim.

Tra gli argomenti del convegno gli orologi atomici di ultima generazione: "Oggi stiamo assistendo ad un progressivo passaggio dall'utilizzo delle microonde a quello delle radiazioni ottiche, che permettono di realizzare dispositivi mille volte più precisi", prosegue Levi. "Si tratta degli orologi ottici, candidati, in virtù delle loro prestazioni, a divenire i prossimi strumenti di misura del tempo al posto degli attuali orologi al cesio".

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