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Tornano i Limoni per la ricerca, per finanziare la lotta ai tumori

Conosciuto soprattutto come buona fonte di vitamina C, il limone ha anche un'altra caratteristica importante per la salute, che ne fa un frutto dalle proprietà preventive, oltre che nutritive: la sua buccia contiene infatti una molecola considerata antitumorale, il 'limonene'. Per questa ragione la Fondazione Umberto Veronesi ha lanciato per il secondo anno consecutivo un progetto, in collaborazione con 'Citrus - l'Orto italiano', che ha al centro proprio il limone per finanziare la ricerca scientifica contro il cancro.
    Così da domani fino a domenica 22 aprile, retine di 'Limoni per la ricerca' saranno distribuite in più di 2.500 supermercati di tutta Italia al costo di 2,00 euro. Per ogni retina di limoni venduta 40 centesimi saranno devoluti alla ricerca scientifica.
    La lista completa dei punti vendita aderenti all'iniziativa si trova sul sito https://www.citrusitalia.it/rivenditori/. L' anno scorso il progetto ha consentito di raccogliere 90 mila euro per la ricerca e sostenuto borse di ricerca per diversi ricercatori.
    "Grazie a questa seconda edizione e al prezioso sostegno di Citrus - ha affermato Monica Ramaioli, Direttore Generale della Fondazione Umberto Veronesi - sarà possibile finanziare il lavoro di ricercatori che quotidianamente si impegnano a trovare soluzioni di cura sempre più efficaci".
    Oltre alla vitamina C, il limone contiene altri fitochimici che hanno dimostrato in diversi studi scientifici capacità antiossidanti, effetti sulla differenziazione cellulare e potere detossificante. In particolare, la vitamina C svolge un ruolo chiave nella formazione del collagene, entra in gioco nell' assorbimento del ferro inorganico e, come antiossidante, può aiutare ad evitare il danno cellulare da 'radicali liberi' implicato nella progressione di diverse malattie tra cui il cancro, le malattie cardiovascolari e la formazione della cataratta. (ANSA).
   

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