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Atletica azzurra in difficoltà, l'ultimo oro mondiale del siracusano Gibilisco

PALERMO. È un momento buio per l’atletica italiana. La recente disfatta ai campionati mondiali indoor di Burmingham lo conferma. L’unica medaglia azzurra è il bronzo nel salto in alto con 1,93 metri conquistato da Alessia Trost. La stessa misura dei mondiali 2016 di Portland, che allora le valsero però il settimo posto.

Oltre a lei il vuoto, con la piccola eccezione per la staffetta 4x400 femminile: Raphaela Lukudo, Ayomide Folorunso, Chiara Bazzoni e Maria Enrica Spacca sono arrivate quinte, ma hanno fatto segnare il nuovo record italiano con il tempo di 3:31.55 (il precedente primato era 3:31.99).

Non resta che ricordare i momenti felici, che però sono lontani. L’ultimo oro ai mondiali lo vinse a Parigi nel 2003, Giuseppe Gibilisco, nel salto con l’asta. Una medaglia storica quella conquistata dall’atleta siracusano. Mai un azzurro aveva vinto il titolo nell'asta a un mondiale o a un'olimpiade.

Gibilisco ci è riuscito, allora aveva 24 anni. Una gara incredibile la sua, anche perché riuscì a stabilire due volte il primato italiano, prima saltando 5,85 metri (migliorando di tre centimetri il proprio record), poi salendo a 5,90 m, con qui conquistò il gradino più alto del podio. Fu l'undicesima medaglia d'oro italiana nella storia dei mondiali di atletica dal 1983. Ma purtroppo l’ultima fino ad oggi. Un primato per Gibilisco, ma lo sport italiano ha da fare un grande mea culpa.

Gibilisco, che è uno dei protagonisti del sondaggio di Gds.it "Il campione dei siciliani", spegnerà 40 candeline il prossimo gennaio. Oltre al titolo iridato del 2003, conquistò il bronzo olimpico ad Atene 2004. Dodici volte finalista in manifestazioni internazionali di atletica leggera: tre alle Olimpiadi, sei ai Mondiali (tre outdoor e tre indoor), e tre agli Europei. A livello giovanile vanta due bronzi ai Mondiali juniores del 1998 e agli Europei under 23 del 2001.

Gibilisco iniziò a praticare il salto con l'asta a 13 anni, appena quattro anni dopo era già al centro federale di Formia ad allenarsi sotto la guida di Vitalij Petrov, che seguì per tutta la carriera Serhij Bubka, il più grande saltatore con l'asta di tutti i tempi.

Nella sua carriera anche momenti difficili: nel 2007 l’accusa e la conseguente squalifica per doping, ma poi arrivò l’assoluzione l’anno dopo. Seguirono altre competizioni e piazzamenti fino al ritiro, annunciato il 14 agosto 2014, al termine delle qualificazioni agli europei di Zurigo.

Nella sua carriera da atleta non c’è solo il salto con l’asta. Nel 2016 decise di dedicarsi al bob, e gareggiò in alcune tappe di Coppa del Mondo come frenatore. Il 29 gennaio 2017 ad Igls si piazzò 25esimo nel bob a quattro.

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