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Regione, il governo "cede" all'Ars: sì alla proroga dell'esercizio provvisorio

Nello Musumeci

PALERMO. Il presidente della Regione Nello Musumeci ha preso atto della richiesta avanzata dal Pd in conferenza dei capigruppo e ha riunito a Palazzo dei Normanni, nella stanza del governo, la giunta per dare il via libera alla proroga di un mese dell'esercizio provvisorio, in scadenza il 31 marzo.

Intanto l'Ars ha rinviato a domani, alle 16, la discussione generale sul Defr 2018-2020.

"Prendiamo atto della richiesta del Parlamento - dice Musumeci - ci rendiamo conto che nella legge di stabilità ci sono 3-4 norme sulle quali occorre tempo per affrontarle, sono convinto che la manovra, se c'è la volontà, può essere approvata anche a metà aprile in modo così da lavorare poi alle riforme".

Il ddl di proroga non appena approvato dalla giunta sarà trasmesso all'Ars per l'esame in commissione Bilancio e poi in aula.

Muscumeci, conversando con i cronisti prima di riunire la giunta, ha parlato del suo come di un "governo delle riforme" con quattro-cinque priorità tra cui la modifica della legge elettorale "poi se si vuole si può discutere di andare a votare, perché io non sono attaccato allo sgabello, sono il presidente della semina e non della raccolta".

Quando parla di "governo delle riforme", Musumeci estende il ragionamento politico e istituzionale alla coalizione che lo sostiene (non parla di maggioranza, ndr) e alle opposizioni.

"L'assessore Toto Cordaro ha riferito ai capigruppo dell'Ars che entro questa settimana il presidente Musumeci darà il nome del nuovo assessore ai Beni culturali che prenderà il posto di Vittorio Sgarbi". Lo dice il vice presidente dell'Ars, Giancarlo Cancelleri (M5s). Il M5s aveva presentato una mozione di censura nei confronti di Sgarbi e per garbo istituzionale aveva acconsentito a non fare pressioni per calendalizzarla in aula proprio nella prospettiva che il critico d'arte fosse sostituito in giunta dopo che è stato eletto alle nazionali. "Non abbiamo insistito ma se da qui a Pasqua non succederà nulla porteremo avanti la richiesta di censura", aggiunge Cancelleri.

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