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Regione, Finanziaria e bilancio in bilico
Il caso Sovrintendenze ai Beni culturali
L'assessorato: "Era soltanto un refuso"

PALERMO. Entro stasera potrebbe essere sancito il rinvio della Finanziaria e del bilancio a fine aprile. La conferenza dei capigruppo dovrebbe prendere atto del ritardo con cui i documenti contabili sono arrivati all’Ars chiedere al governo di varare un altro mese di esercizio provvisorio.

La prima scadenza è infatti quella del prossimo 31 marzo e secondo la maggioranza dei partiti non c’è più il tempo di approvare i 35 articoli che compongono la manovra neppure in commissione.

Proprio il presidente della commissione Bilancio, Riccardo Savona, ha precisato stamani che Finanziaria e bilancio sono stati spediti dal governo solo sabato sera. Secondo Savona la commissione non sarà in grado di approvarli prima di mercoledì mattina.

Intanto è scoppiato il caso delle Sovrintendenze ai Beni culturali. Un articolo molto contorto del testo spedito dal governo all’Ars ne prevederebbe la soppressione. La norma finita sotto osservazione è un comma dell'articolo 14 che a una prima lettura rivoluzionerebbe il sistema-cultura nell'Isola cancellando la legge del 1977 che istituiva appunto le Sovrintendenze.

Su questo punto, però, interviene Sergio Gelardi, capo di gabinetto dell’assessore ai Beni culturali Vittorio Sgarbi: «Si tratta semplicemente di un refuso. Nessuno vuole cancellare le Sovrintendenze. La norma è invece destinata ad accorpare il Centro per il restauro con il Centro per il catalago. Il problema è che invece di scrivere che sono abrogati alcuni articoli della legge numero 116 del 7 novembre 1980 è stato scritto che sono abrogati alcuni articoli della legge 80 del 1977. L’errore verrà corretto».

«Mi chiedo se l’assessore Sgarbi è a conoscenza che la finanzia contiene una norma di soppressione delle Soprintendenze in Sicilia e soprattutto cosa ne pensa. Se queste sono le riforme che il governo pensa di realizzare la nostra opposizione sarà durissima»: è il commento del capogruppo del Pd all’Ars, Giuseppe Lupo.

Sull'argomento interviene anche il M5S. "Il governo Musumeci - dice Luigi Sunseri, componente della Commissione Bilancio all'Ars - è composto da giuristi sopraffini e lo dimostra il fatto che hanno inserito in finanziaria un articolo che cancella le sopraintendenze dei Beni Culturali in Sicilia". Il collega di partito, Giampiero Trizzino, aggiunge: "Ieri la bocciatura della Corte dei Conti sul DEFR 2018-2020 - sottolinea il deputato - ma aggiungiamo adesso questa magra figura del Governo Musumeci. Sopprimere le soprintendenze è una follia sulla quale interverremo".

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