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Un'aquila di Bonelli ferita a Licata torna a volare nei cieli di Caltanissetta

FICUZZA. Dopo diciassette mesi di premurose cure veterinarie e attività riabilitative presso il Centro Regionale Recupero Fauna Selvatica - C.R.R.F.S. LIPU di Ficuzza, torna a volare nei cieli siciliani l’esemplare di Aquila di Bonelli ferita nel settembre 2016 da un bracconiere e recuperata da attivisti WWF di Licata. L’animale è stato liberato ieri in provincia di Caltanissetta, in un luogo scelto dagli esperti perché il suo ambiente è molto adatto per la specie. In Italia la specie è rara e a rischio d’estinzione, si riproduce esclusivamente in Sicilia

Ricoverato inizialmente presso il Centro Recupero CTS di Cattolica Eraclea il giovane individuo, dopo un primo intervento chirurgico volto a ridurre i danni devastanti di una fucilata ad un’ala, venne presto trasferito al C.R.R.F.S. LIPU di Ficuzza. La speranza che il rapace un giorno sarebbe tornato alla vita selvatica purtroppo era minima, a causa della gravità del danno subito. Però grazie al successo di un ulteriore intervento chirurgico e ad una specifica riabilitazione in apposite voliere, eseguiti dal personale medico veterinario del Centro di Ficuzza, specializzato in avifauna, l'animale oggi può finalmente tornare a vivere in libertà nel suo habitat naturale.

La liberazione dell'animale riabilitato è avvenuta ieri alla presenza delle Guardie giurate ambientali e venatorie del WWF di Caltanissetta, coordinate da Ennio Bonfanti, e dei militari della Stazione di Riesi dell'Arma dei Carabinieri, retta dal Maresciallo Rosario Alessandro; all’operazione ha partecipato anche una squadra di esperti incaricati dal WWF Italia, capofila del progetto comunitario LIFE ConRaSi (Conservazione dei Rapaci in Sicilia), essendosi fatto carico di applicare ad una zampa dell' aquila un anello colorato di riconoscimento e di dotarla di un trasmettitore satellitare GPS.

Il team di esperti, grazie ai segnali trasmessi a precisi intervalli di tempo, ne seguirà i movimenti per analizzare il comportamento dell’animale nella delicata fase di adattamento alla nuova condizione di libertà e anche l'interazione con gli altri esemplari della sua specie. Con questa salgono a 8 le aquile di Bonelli che il progetto LIFE ConRaSi monitora quotidianamente tramite i segnali dei trasmettitori satellitari GPS, e il numero è destinato ad aumentare nel mese di maggio di quest’anno, grazie alla nuova campagna di “marcaggio” degli esemplari che verrà condotta durante la stagione riproduttiva 2018.

Quest’aquila di Bonelli era una delle giovani sorvegliate nel 2016 dal GTR-Gruppo Tutela Rapaci, impegnato nella lotta al furto di uova e pulcini, e ora che l’esemplare può tornare effettivamente a far parte della popolazione siciliana, la soddisfazione di tutti i suoi attivisti è grande. L’Aquila di Bonelli in Italia è una specie rara e a rischio d’estinzione che si riproduce esclusivamente in Sicilia. La principale minaccia consiste nel furto di uova e pulcini dai nidi, che vengono poi commercializzati e scambiati illegalmente.

Grazie al monitoraggio del LIFE ConRaSi, nel 2017 la  presenza del rapace è stata rilevata complessivamente in 46 siti riproduttivi. In 39 siti è stata accertata la deposizione e in almeno 23 è stata registrata la nascita di pulcini, con l’involo di 33 giovani. Il fallimento della riproduzione può essere causato anche da fattori naturali: interruzione della cova, deposizione di uova non feconde, morte dei pulli. Grazie alle attività di sorveglianza coordinata di squadre del LIFE ConRaSi e del GTR-Gruppo Tutela Rapaci, si può escludere che nel 2017 siano avvenuti furti di uova e di pulcini, con enormi benefici per la popolazione siciliana dell’animale che può finalmente ricrescere numericamente.

Il  C.R.R.F.S. (Centro Regionale Recupero Fauna Selvatica) di Ficuzza lavora per per la riabilitazione della fauna selvatica siciliana (uccelli, mammiferi e rettili) in difficoltà e per la sua successiva reintroduzione in natura. Nasce nel 1996 come una collaborazione LIPU-Regione Siciliana (Dipartimento regionale dello sviluppo rurale e territoriale dell’Assessorato regionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea). Ogni anno il Centro soccorre mediamente 1.500 esemplari in difficoltà.

Il LIFE ConRaSi, sostenuto finanziariamente dalla Commissione Europea e realizzato in Sicilia, è un progetto promosso e coordinato dal WWF Italia  e coinvolge attivamente la Regione Siciliana (Dipartimento Regionale Ambiente e Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale) e l’associazione spagnola GREFA. Il progetto interviene in Sicilia per migliorare lo stato di conservazione di tre specie in pericolo: Aquila di Bonelli, Lanario e Capovaccaio.

Il GTR-Gruppo Tutela Rapaci è un gruppo di attivisti delle associazioni EBN ITALIA, Fondo Siciliano per la Natura, LIPU, MAN, WWF Italia, appassionati e studiosi dei rapaci, nato nel 2014 e che opera in Sicilia principalmente per contrastare il prelievo di pulcini al nido di aquila di Bonelli, lanario e capovaccaio.

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