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Presidenti di Camera e Senato, ancora niente accordo: dopo il no di M5s su Romani si riparte da zero

Luigi Di Maio

ROMA. È iniziato il rush finale per definire un accordo stabile sui prossimi presidenti di Camera e Senato. A Montecitorio è in corso la riunione dei capigruppi delle forze politiche. Ma tra Cinquestelle e centrodestra non c'è ancora un accordo sui nomi. 

Anzi, pare si riparta da zero.  «Se si riparte nelle trattative? si riparte». Lo spiega il leader della Lega Matteo Salvini parlando  con i cronisti a Montecitorio. È tutto azzerato, quindi? «Mi sembra proprio di sì», rispnde Salvini, che sulla possibilità che il Pd si sieda al tavolo sottolinea: «Penso di sì. Era
quello che auspicavamo».

Per rispetto ci sediamo al tavolo, se richiesti, con tutti. È chiaro che le nostre idee verranno portate al tavolo» afferma ai cronisti a Montecitorio il leader della Lega Matteo Salvini interpellato sulle trattative per le presidenze per le Camere.

«Non faccio nomi ma che una Camera spetti al centrodestra mi sembra ovvio. La Lega non chiede niente» per sé, sottolinea ancora Salvini.

Luigi Di Maio ha rinviato l'assemblea plenaria con i parlamentari penstastellati probabilmente per avere un quadro più chiaro sulle intenzioni di Salvini e Berlusconi circa il nome del candidato di Forza Italia al Senato.
Il niet M5s a Paolo Romani potrebbe avere uno sbocco con l'indicazione di un nome alternativo. A questo vertice seguirà l'assemblea degli eletti della Lega con Matteo Salvini.

L'ipotesi che sta girando con insistenza in questi minuti è quella di un cambio di cavallo con il lancio di Anna Maria Bernini. Nome su cui potrebbe convergere M5s senza troppi strappi al suo interno. Anche se Forza Italia fa sapere dal vertice che continua a sostenere la candidatura del suo capogruppo uscente.

"Nelle ultime ore notiamo che ci sono difficoltà nel percorso che porta all'individuazione dei Presidenti delle Camere. Per questa ragione proponiamo un nuovo incontro tra i capigruppo di tutte le forze politiche per ristabilire un dialogo proficuo al fine di un corretto processo per l'individuazione delle figure di garanzia per le presidenze delle Camere". Lo scrive il capo politico del M5s Luigi Di Maio su Facebook.

E aggiunge: "Il Pd si è rifiutato di partecipare al tavolo di concertazione proposto dal centrodestra, e lo stesso centrodestra continua a proporre la candidatura di Romani che per noi è invotabile".

Sul versante Pd, è prevista per questa sera l'assemblea degli eletti. Con il tentativo di sparigliare le carte, chiedendo a cinquestelle e centrodestra di azzerare tutto per riprendere il filo insieme sulle presidenze di Camera e Senato.
Cosa che, allo stato, sembra molto difficile, con il movimento di Di  Maio che punterebbe alla presidenza di Montecitorio con l'ambo Riccardo Fraccaro-Roberto Fico, con una crescita delle preferenze per il primo.

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