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Turner, paesaggista dell'anima

(ANSA) - ROMA, 21 MAR - I toni sfumati della campagna inglese, le atmosfere malinconiche di castelli, ponti e cattedrali. E poi le scene di vita domestica e il fascino immortale dei 'nostri' gioielli come il Foro Romano, Castel Sant'Angelo e Venezia. Ma è soprattutto negli azzurri, nei grigi e nei bianchi dei cieli e dei mari che si esprime il suo talento nel dare ai colori connotazioni emotive.
    Dopo oltre 50 anni di assenza dai musei romani e 12 da quelli italiani, torna nella Capitale Joseph Mallard William Turner (1775-1851) con una grande monografica a lui dedicata, al Chiostro del Bramante dal 22/3 al 26/8. Dal titolo "Turner.
    Opere della Tate", la mostra presenta opere provenienti dal museo londinese, mai mostrate tutte insieme in Italia: 92 acquerelli, disegni, album e dipinti a olio che l'artista dipinse per sé e da cui non si separò mai, parte del "Turner Bequest", un patrimonio di circa 30.000 opere cartacee, 300 olii e 280 album da disegno, donato alla Gran Bretagna cinque anni dopo la morte del pittore nel 1851.
   

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