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Ha 10.000 anni la prima salatura per conservare il cibo

- I primi tentativi di conservazione del cibo attraverso la salatura risalgono a circa diecimila anni fa. E' quanto rivelano i fossili di pesci rinvenuti da Lara Maritan, dell'Università di Padova, lungo le rive del fiume Nilo, nel villaggio di Al Khiday, 25 km a sud della capitale Khartoum, nell'attuale Sudan centrale, e distante dal Mar Rosso circa 700 Km. Lo studio, pubblicato sul Journal of Archaeological Science, è la più antica testimonianza di uso del sale per la conservazione del cibo.

"La capacità di conservare parte del pescato con la salatura - afferma Maritan - fa di queste popolazioni un esempio unico nel quadro delle nostre conoscenze sulle comunità preistoriche mesolitiche". Stoccare il cibo "avrebbe favorito - continua la ricercatrice - il passaggio da una vita nomade ad una più stanziale, con probabili riflessi sull'organizzazione sociale, come l'insorgere di forme di disuguaglianza, e la crescita demografica delle comunità mesolitiche".

Il surplus di cibo poteva essere utilizzato per garantire la sussistenza anche nei mesi di magra nell'attività di pesca o per integrare l'alimentazione durante la stagione della caccia, o ancora in occasione di attività comunitarie o rituali. In particolare ad Al Khiday gli scavi archeologici hanno portato alla luce i resti di un villaggio organizzato con capanne, pozzetti e un cimitero da cui emerge che la pesca d'acqua dolce contribuiva per più del 90% all'alimentazione della popolazione.

Dalle analisi dei reperti fossili e di alcuni frammenti di ceramica è emersa la presenza una elevata percentuale di cristalli di sale, che suggeriscono che il pesce fosse stato trattato per essere conservato nei contenitori di ceramica.

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