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Il cervello invecchia per colpa di 250 geni

Sono almeno 250 i geni coinvolti nell'invecchiamento del cervello. Sono stati individuati nei topi e uno di essi,  chiamato Dbx2,  provoca l'invecchiamento precoce delle cellule staminali neurali, riducendone la capacità di crescita. La scoperta, pubblicata sulla rivista Aging Cell, si deve ai ricercatori del Dipartimento di Biologia e biotecnologie dell'Università Sapienza di Roma, in collaborazione con il Babraham Institute di Cambridge.

Il risultato aiuta comprendere meglio i meccanismi del declino cognitivo durante l'invecchiamento. Dalle cellule staminali neurali dipende infatti la produzione di nuovi neuroni nel cervello adulto. Con l'età però la loro attività rallenta e producono sempre meno cellule nervose, causando un peggioramento delle capacità cognitive del cervello.

"Siamo riusciti ad aumentare l'attività del gene Dbx2 nelle cellule staminali neurali giovani - spiega Giuseppe Lupo, primo autore dello studio - accelerando alcuni aspetti del processo di invecchiamento. Abbiamo visto che queste cellule hanno acquisito caratteristiche simili a quelle delle cellule vecchie, in particolare un rallentamento della proliferazione".

Il prossimo passo, conclude Lupo, sarà "utilizzare la genetica e le cellule staminali neurali per far 'tornare indietro' le cellule più vecchie, affinché recuperino la capacità di crescita. I risultati ottenuti nei topi potrebbero in futuro essere applicati anche alle staminali umane".

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