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Svelato il mistero delle luci di porpora

Risolto il mistero delle luci di porpora che colorano il cielo ai poli: sono un particolare tipo di aurore. Descritte sulla rivista Science Advances, sono state studiate con l’aiuto di cittadini curiosi e appassionati di scienza. 

Lo studio fa parte del progetto di monitoraggio della aurore boreali Aurorasaurus, coordinato da Liz MacDonald, astronoma presso il Goddard Space Flight Center della Nasa. Il progetto raccoglie i dati di telescopi terrestri gestiti dall’Università canadese di Calgary e da quella californiana di Berkeley, e dei satelliti Swarm dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa). Ma al progetto partecipano anche semplici cittadini, amanti dell’osservazione del cielo notturno, con i loro scatti.


(fonte: Nasa Goddard)

Denominati in gergo tecnico Steve (short for Strong Thermal Emission Velocity Enhancement), questi nastri di luce colorata aiuteranno gli scienziati a comprendere meglio il comportamento del campo magnetico terrestre, dal quale sono generati.

Le immagini scattate dai cittadini-scienziati mostrano che queste strisce di luce sono spesso accompagnate da piccole striature in verde, e che brillano nel cielo dai 20 minuti a 1 ora. Per Liz MacDonald, “le luci di porpora e le aurore boreali sono come gusti di gelato diversi. Sono, infatti, create allo stesso modo - aggiunge - dall’interazione delle particelle cariche del vento solare con il campo magnetico terrestre”.

Secondo gli astronomi, una delle differenze è che le luci di porpora, rispetto alle aurore alle quali si accompagnano, si originano a latitudini più basse, più vicine all’Equatore. Per questo, molti cittadini le hanno osservate e fotografate nei cieli meridionali del Canada.

 

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