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Usa, prof spara in aula per sbaglio e ferisce studente. Giovani in piazza contro le armi

Le proteste degli studenti contro le armi negli Usa

NEW YORK. Donald Trump vuole armare i docenti, ma intanto in una scuola della California si è verificato un nuovo increscioso incidente: durante una lezione sulla sicurezza all'insegnante, armato di una pistola, sono partiti accidentalmente dei colpi che hanno ferito leggermente uno studente di 17 anni.

L'episodio nel giorno in cui in tutta America gli studenti protestano contro le
armi da fuoco. L'uomo - un ufficiale di riserva, dunque addestrato - durante la lezione aveva puntato l'arma contro il soffitto di un'aula del liceo di Seaside quando sono partiti gli spari. Ora è stato immediatamente messo in aspettativa in attesa delle indagini sull'accaduto.

Intanto gli studenti continua a protestare contro le armi, dando vita a una mobilitazione senza precedenti. Una grande onda arancione, il colore scelto,  invade le scuole, le strade e i palazzi del potere degli Stati Uniti.

Gli alunni delle superiori sono scesi nuovamente in piazza in numerose città americane ad un mese esatto dalla strage nel liceo di Parkland, Florida, ricordando in vari modi le 17 vittime. Una sorta di prova generale della 'Marcia per le nostre vite' in programma il 24 marzo a Washington (col giallo del Mall, off limits perché concesso ad una misteriosa troupe cinematografica) e in altre metropoli del Paese, coordinata da Everytown for gun safety, un gruppo sostenuto dall'ex sindaco di New York Michael Bloomberg.

È proprio nella capitale che si è svolto l'evento più grande e simbolico. Qui centinaia di studenti sono rimasti seduti in silenzio per 17 minuti, il numero delle vittime di Parkland, voltando le spalle alla Casa Bianca. "Come la Casa Bianca ha voltato le spalle a noi", spiega una di loro, reggendo un ritratto di Trump che lecca il sedere della Nra, la potente lobby delle armi. Che nel frattempo sfidava gli studenti via Twitter: "alle nostre armi ci pensiamo noi, grazie!".

Nel mirino della protesta ci sono proprio loro, Trump e la Nra. Con il primo che, incalzato dalla lobby, ha partorito un piano soft sulle armi , facendo marcia indietro sull'aumento del limite dell'età minima per l'acquisto e rilanciando la sua proposta di armare gli insegnanti. Una proposta controversa, come dimostra anche l'incidente in un liceo della California, dove un docente addestrato ha fatto partire per sbaglio alcuni colpi ferendo tre studenti. Inutile quindi lo sforzo della Casa Bianca di ricordare che "Trump condivide le preoccupazioni di questi studenti".

Ma l''onda', arancione come i segni dipinti su mani e viso dei ragazzi o sulle sciarpe, le spille e i cappelli che indossavano, punta il dito anche contro il Congresso perché approvi una nuova legge più restrittiva. Per questo gli studenti hanno marciato dalla Casa Bianca sino a Capitol Hill, davanti al quale ieri erano state disseminate circa 7000 paia di scarpe come memorial dei ragazzi uccisi nelle sparatorie di massa nelle scuole. "Se potete parlare parlate, se potete marciare marciate, se potete votare votate", sprona una ragazza. "Vogliamo che i parlamentari sappiano che alcuni di noi avranno già l'età per votare nelle elezioni di midterm e che il resto voterà nel 2020, quindi rischiano la poltrona se non fanno quello che vogliamo per la nostra sicurezza", rincara un altro. "E' il nostro momento come generazione di prendere posizione e sfidare lo status quo. Siamo noi la maggioranza silenziosa e non staremo più zitti", interviene un altro ancora.
I dem non si lasciano scappare l'occasione e cavalcano la crociata. I leader della Camera e del Senato, Nancy Pelosi e Charles Schumer, escono dal Campidoglio per raggiungere i manifestanti. "Siamo tutti colpiti dalla vostra eloquenza e dalla vostra coraggiosa insistenza", dice Pelosi agli studenti, ringraziandoli "per aver portato la vostra urgenza in questa battaglia sulla soglia del parlamento degli Stati Uniti".
E una risposta arriva subito dalla Camera, che approva un disegno di legge sulla sicurezza nelle scuole comprendente programmi di formazione per dipendenti scolastici e autorità locali in tema di salute mentale, fondi per sviluppare un sistema di segnalazioni anonime in caso di minacce e per strumenti di deterrenza come metal detector. Dopo la Florida si muovono anche altri Stati, come l'Illinois, dove il Senato ha approvato una legge che aumenta l'età minima per acquistare un'arma da 18 a 21 anni.
Sembrano i primi effetti di una protesta che si è fatta sentire un po' ovunque, da San Francisco a Philadelphia, da Chicago a New York, dove i nomi delle 17 vittime di Parkland sono stati letti davanti al municipio. In migliaia di scuole invece gli studenti sono usciti dalle classi e hanno camminato o sono rimasti distesi nei campus per 17 minuti. Comprese le scuole simbolo delle stragi, Columbine e Sandy Hook.

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