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Volkswagen: Mueller, 2017 eccellente per gruppo, acceleriamo su e-auto

di Uski Audino

BERLINO - Se il dieselgate non ha lasciato una traccia indelebile sui conti del gruppo Volkswagen, che hanno invece segnato un nuovo record positivo nel 2017, ha però contribuito ad imprimere una svolta nelle scelte aziendali del colosso di Wolfsburg. "Noi in Volkswagen sappiamo di essere responsabili per il dibattito sul diesel - ha detto oggi l'amministratore delegato Matthias Mueller - ma come imprese e come comparto, siamo e dobbiamo essere parte della soluzione", ha proseguito in conferenza stampa oggi a Berlino.

E il 2017 "è stato l'anno in cui siamo passati all'offensiva", "un anno eccellente", ha continuato Mueller, presentando il resoconto di gestione 2017 del gruppo Volkswagen e mostrando i suoi piani per la nuova svolta sul fronte dell'auto elettrica. I risultati del marchio VW auto sono di tutto rispetto: l'utile netto nel 2017 è stato di 3,3 miliardi di euro, mentre l'anno precedente, nel 2016, era stato di 1,9 miliardi. Se i guadagni sono saliti i costi per lo scandalo sulle emissioni dell'intero gruppo VW sono scesi, praticamente dimezzati. Infatti le spese per far fronte ai costi dello scandalo sulle emissioni nocive nel 2017 sono stati di 3,2 miliardi mentre nell'anno precedente erano stati di 6,4 miliardi di euro. Ma non bisogna dimenticare che finora il dieselgate è costato al colosso di Wolfsburg 25 miliardi di cause legali, ricorda Handelsblatt.

Quanto potrà costare ancora in futuro è difficile stimare. Solo in Germania, il quotidiano economico oggi ha contato oltre 200 sentenze che hanno dato ragione ai clienti Volkswagen contro la casa automobilistica, oltre a quella che viene definita "un'ondata di cause" che non accenna a diminuire. Lo scandalo sulla manipolazione dei dati delle emissioni nocive, scoppiato negli Usa nell'autunno del 2015, si è propagato in Europa e la scorsa estate si è riacceso in Germania, in seguito ad un provvedimento del tribunale di Stoccarda, poi confermato qualche settimana fa dal tribunale amministrativo federale di Lipsia, che autorizza le amministrazioni cittadine ad imporre il divieto di circolazione per alcune categorie di diesel, al fine di ristabilire un livello minimo di qualità dell'aria.

Rispetto ai piani per il futuro, il Ceo Matthias Mueller ha annunciato che il gruppo ha intenzione di costruire 16 nuove fabbriche per auto elettriche in tutto il mondo entro il 2022, per un investimento di 20 miliardi di euro, mentre al momento sono solo 3 quelle destinate a questa missione. "Nei mesi scorsi abbiamo messo in movimento tutte le leve in modo da mettere in atto velocemente la "Roadmap E", ha detto Mueller. Il piano "Roadmap E" era stato presentato già lo scorso autunno, e prevedeva entro la fine del 2025, la produzione di tre milioni di auto elettriche, alimentate a batterie, all'anno e 80 nuovi modelli elettrici.

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