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Fondi Ue: Pe chiede sostegno duraturo per regioni più povere

STRASBURGO - Le regioni più povere dell'Ue necessitano di un sostegno duraturo e di una strategie su misura che devono rimanere prioritarie tra le politiche dell'Unione anche dopo il 2020. E' quanto chiedono gli eurodeputati nella risoluzione preparata dalla relatrice Michela Giuffrida (Pd) e approvata oggi dal Parlamento europeo a Strasburgo, con 488 voti a favore, 90 contrari e 114 astensioni. In Italia sono le regioni del Mezzogiorno quelle direttamente interessate.

I progetti che riducono le disparità tra le regioni dell'Ue, secondo la risoluzione, devono rimanere al centro degli investimenti previsti dal bilancio europeo nonostante le altre sfide a cui si dovrà far fronte.

Gli eurodeputati sottolineano come gli "effetti negativi della crisi economica e finanziaria", soprattutto nelle regioni a bassa crescita, abbiano ridotto i margini di bilancio, portando a tagli agli investimenti pubblici.

Oltre ai finanziamenti prioritari dell'Ue, tali regioni hanno bisogno di strategie su misura per colmare le distanze con le altre e offrire prospettive dinamiche alle loro popolazioni, ha affermato il Parlamento.

I deputati chiedono poi nuove misure per definire le regioni "in ritardo di sviluppo" e orientare meglio i finanziamenti in tali aree, ma anche per promuovere l'istruzione e la formazione, per ridurre la disoccupazione e assicurare un più facile accesso al credito per le imprese. Infine nella risoluzione si chiede di sostenere e migliorare la qualità dell'amministrazione e delle istituzioni regionali nonchè interventi in favore delle attività produttive, del turismo sostenibile, dell'economia circolare e dell'agricoltura. 

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