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Governo, Di Maio: pronti al confronto per l'avvio della Terza Repubblica

Luigi Di Maio

ROMA. Il leader M5S Luigi Di Maio lancia un nuovo appello per la formazione del governo e cita le parole di ieri del presidente della Cei, cardinale Angelo Bassetti.

"Faremo tutto il possibile per rispettare il mandato che ci hanno affidato. Mi auguro che tutte le forze politiche abbiano coscienza delle aspettative degli italiani: abbiamo bisogno di un governo al servizio della gente", scrive Di Maio dal blog, sottolineando: "Non abbiamo a cuore le poltrone ma che venga fatto ciò che i cittadini attendono da 30 anni".

"Politica vuol dire realizzare'' diceva Alcide De Gasperi, ed è a questo che tutte le forze politiche sono state chiamate dai cittadini con il voto del 4 marzo. Più precisamente a realizzare quello che anche nella dottrina sociale della Chiesa viene chiamato 'bene comune', che è ciò che noi in tutta la campagna elettorale abbiamo indicato come 'interesse dei cittadini'", si legge nel post con cui Di Maio intende così replicare alle parole pronunciate ieri da Assisi da Bassetti. Il presidente della Cei infatti aveva auspicato che il prossimo governo sia "al servizio della gente".

"Disponibili al confronto per l'avvio della Terza Repubblica". "Di Maio traccia anche la strada per il futuro: "In tutta la campagna elettorale e subito dopo il voto ho detto che noi siamo disponibili al confronto con tutti per far nascere il primo governo della Terza Repubblica, la Repubblica dei cittadini. Questa occasione non può essere persa. I cittadini ci guardano e pretendono il massimo dalle persone che hanno eletto in Parlamento".

"Reddito di cittadinanza e manovra shock per lavoro". Sul blog si fa riferimento anche ad uno dei cavalli di battaglia del M5s: il reddito di cittadinanza. "Abbiamo messo al primo posto la qualità della vita dei cittadini che vuol dire eliminazione della povertà (con la misura del Reddito di Cittadinanza che è presente in tutta Europa tranne che in Italia e in Grecia), una manovra fiscale shock per creare lavoro, perché le tasse alle imprese sono le più alte del Continente, e finalmente un welfare alle famiglie ricalcando il modello applicato dalla Francia, che non a caso è la nazione europea dove si fanno più figli, per far ripartire la crescita demografica del nostro Paese. La nostra attenzione sarà massima anche su altri fronti come quello della lotta alla corruzione, dell'eliminazione della burocrazia inutile con 400 leggi da abolire, del rispetto dell'ambiente".

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