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Pesca: ong Oceana, insufficiente il piano Mediterraneo occidentale

BRUXELLES - Portare il divieto di pesca a strascico proposto dalla Commissione nel piano per la gestione degli stock del Mediterraneo occidentale a una profondità di 150 metri tutto l'anno. E'quanto chiede l'Ong Oceana, dopo la presentazione da parte dell'Esecutivo Ue di un piano pluriennale dedicato agli stock di pesci 'demersali' e indirizzato principalmente a Italia, Spagna e Francia.

 

Il piano proposto dalla Commissione riguarda gli stock di nasello, triglia, gamberetti scampi e gamberi rossi giganti. Prevede la riduzione delle attività di pesca per il primo anno di attuazione e il divieto di pesca a strascico su fondali fino a 100 metri (invece dell'attuale limite a 50) dal 1 maggio al 31 luglio di ogni anno. "Il piano proposto - attacca il direttore esecutivo di Oceana Europa, Lasse Gustavsson - consente alle reti da pesca più distruttive del Mediterraneo di continuare a operare sulle stesse zone in cui opera la pesca su piccola scala, che sono socialmente ed economicamente significative per le comunità locali".

 

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