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I falsi dati sulle emissioni costati 50 miliardi a 11 Paesi Ue

 ROMA - Undici Paesi dell'Unione europea hanno perso almeno 50 miliardi di euro in tasse di circolazione dal 2010 al 2016, a causa di test non attendibili sulle emissioni dei veicoli. Lo sostiene un rapporto del gruppo dei Verdi-Libera Alleanza Europea (Efa) dell'Europarlamento, come riferisce il sito ambientalista BusinessGreen.

Le tasse di circolazione in molti Paesi europei dipendono dalle emissioni inquinanti dei veicoli, per spingere i costruttori a realizzare mezzi più puliti. Fino al 2017, le auto vendute nell'Unione europea dovevano essere sottoposte ai test NEDC, condotti in laboratorio. Dopo lo scandalo Dieselgate, scoppiato nel 2015, la Ue nel settembre 2017 ha varato test più severi, la procedura WLTP.

Secondo il rapporto dei Verdi-Efa, i controlli più laschi sulle emissioni previsti fino al 2017 hanno portato a minori entrate fiscali per 50 miliardi di euro dal 2010 al 2016 in 11 Paesi (Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Lussemburgo, Olanda, Spagna, Svezia, Regno Unito). Solo nel 2016 i Paesi in questione avrebbero perso complessivamente 10 miliardi di tasse. (ANSA).

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