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Ue lima proposta web tax che presenterà il 21 marzo

BRUXELLES - Non solo giganti come Google, Amazon e Spotify. A Bruxelles anche l'italiana FacilityLive si è seduta allo stesso tavolo del commissario europeo dell'Economia, Pierre Moscovici, per parlare della proposta di una "web tax" Ue che la Commissione presenterà il 21 marzo. Invitato direttamente dai servizi di Bruxelles insieme a una quindicina di società europee e americane rappresentanti di Paesi e modelli di business differenti, Gianpiero Lotito, ceo dell'azienda con sede a Pavia, ha scoperto e commentato in anteprima le linee guida della nuova tassa per i giganti del web. Bocche cucite sul suo contenuto, ma "si andrà verso soluzioni che saranno ritenute da tutti di buonsenso", assicura Lotito all'ANSA, "il problema forse sarà come farle rispettare".

 

Il consenso sulla necessità di questa misura alla quale Bruxelles sta lavorando da diversi mesi sembra sia stato espresso da tutte le aziende presenti, americane e non, nella consapevolezza che l'alternativa sarebbero 28 normative nazionali differenti. "Sono soddisfatto di quello che ho sentito", continua Lotito, "nei 15 anni passati si è ritenuto che l'industria digitale fosse un settore a sé, e non è stato compreso l'impatto trasversale che poteva avere su tutta l'economia", "una tassa sul web che rimetta le cose in equilibrio non può che far piacere a tutti".

 

"Ora resta da capire quando saranno attuate queste regole, se dall'attuale Commissione europea (che finisce il mandato a metà 2019, ndr) o dalla prossima", sottolinea il ceo di FacilityLive, "ciò che va giudicato non è però il testo che sarà presentato fra poche settimane, ma la capacità di creare un set di regole abbastanza flessibili da adattarsi nel tempo ai cambiamenti, e a farlo velocemente".

 

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