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Politiche, operazioni a rilento nei seggi
Alle 19 affluenza al 58%, Sicilia al 47%

ROMA. L'Italia al voto. Sono oltre 46 milioni gli elettori chiamati ad eleggere i componenti del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati e i Consigli regionali di Lombardia e Lazio. Molti in coda ai seggi con lunghe file in particolare a Roma e Milano. Si vota solo oggi, fino alle 23.

I dati relativi all'affluenza alle ore 19  dicono che ha votato il 58,41% degli aventi diritto (7.598 su 7.958 comuni). Alle 12 l'affluenza registrata è stata pari al 19,38%. Lo rende noto il Ministero dell'Interno. Più bassa l'affluenza in Sicilia, dove si è recato alle urne il 47,06% degli elettori. Lo si rileva dal sito del ministero dell'Interno.

 

ELEZIONI CAMERA. AFFLUENZA IN SICILIA

ELEZIONI CAMERA, AFFLUENZA NEL RESTO D'ITALIA

Nella precedente tornata elettorale del 2013, che però si svolse in due giorni, alla stessa ora si era recato alle urne il 14,94% degli elettori per la Camera.

Le lunghe code sono dovute anche alle novità del voto, specialmente il tagliando antifrode che obbliga gli scrutatori prima a registrare ogni singola scheda per la Camera e per il Senato nel registro dei votanti e poi a strappare il tagliando dalle scheda prima di inserirla nell'urna.

Ma secondo quanto si apprende, allo scopo di velocizzare e rendere più fluide le operazioni di voto , i presidenti di seggio si avvarranno anche dei vicepresidenti per gli adempimenti connessi al tagliando antifrode.

Problemi si sono registrati soprattutto a Palermo: sono state ristampate nella notte le schede elettorali di 200 sezioni dove, per un errore nella perimetrazione dei collegi da parte del Comune, erano stati inseriti dei candidati di un altro collegio. Le schede sono state poi ridistribuite nei seggi che hanno aperto le operazioni di voto con ritardo tra le proteste degli elettori.

Nessun rallentamento nella sezione dove ha votato alle 8.30 il presidente Mattarella.

Problemi analoghi risolti nella notte a Mantova: i seggi hanno quindi aperto regolarmente alle 7. Casi di schede con nomi dei candidati sbagliati si sono registrati anche nella Capitale e in Piemonte: in un seggio di Roma, il 2167 di Via Micheli 29 a Roma (nel quartiere Parioli) la presidente di seggio ha aperto e vuotato l'urna mettendo in una busta i voti degli elettori espressi fino a quel momento, 36, utilizzando le schede sbagliate, assicurando che gli elettori sarebbero stati ricontatti per spiegare il problema e farli rivotare. Situazione analoga nel collegio di Rivolta Bormida e Castelnuovo Bormida, in provincia di Alessandria.

Delle schede sbagliate ci si è accorti dopo 40 voti: a quel punto le operazioni di voto sono state sospese per un paio di ore nell'attesa che arrivassero le schede giuste e dopo l'autenticazione, si è ripreso a votare.
Lunghe file anche per arrivare a Castelnuovo di Porto, vicino Roma, dove avverrà lo spoglio delle schede degli italiani che hanno votato all'estero. La Farnesina ha comunicato che sono giunte tutte le schede dai 200 uffici del ministero all'estero dove i nostri connazionali hanno votato.

Non é mancato neanche chi è stato denunciato per violazione della legge sulla sicurezza del voto per aver scattato con il cellulare una foto alla scheda mentre si trovava all'interno della cabina elettorale. E' successo stamane a Pioltello, nell'hinterland milanese. Hanno votato nelle rispettive città molti leader politici.

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