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Politiche, ecco gli exit poll: vola M5s, primo partito
Crolla il Pd, la Lega supera Fi: affluenza verso il 74%

ROMA. Chiusi i seggi. Partito lo spoglio. Gli italiani hanno espresso il loro voto per il rinnovo del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati e in due regioni - Lombardia e Lazio - per il rinnovo dei Consigli regionali e l'elezione del presidente della Regione in una giornata fatta di code ai seggi, ritardi, disguidi nella distribuzione delle schede.

Le prime proiezioni confermano i dati usciti dagli exit poll, con in testa tra i partiti i Cinque Stelle e tra le coalizioni quella del centrodestra, ma con un ulteriore consolidamento per M5s che supererebbe, in alcuni dati, il 33%. Anche la Lega allunga in avanti superando gli alleati di Forza Italia fino a 3 punti percentuali di distacco.

Il Pd sarebbe sotto il 20%, mentre la lista +Europa di Emma Bonino non centrerebbe la soglia del 3%.
In base alla prima proiezione del Consorzio Opinio Italia per la Rai (campione pari al 7%) al Senato il M5s è al 31,8% mentre il Pd si attesta sotto il 20%, al 19,6%. La Lega è avanti nel centrodestra con il 15,9% mentre Fi è al 14,2% e Fdi al 4,4%.
+Europa Bonino è sotto al 3%, attestandosi al 2,7%, Civica Lorenzin è all'1% e Leu al 3,5%.

Secondo la prima proiezione realizzata da Swg per La7 al proporzionale per il Senato M5s è il primo partito al 33,1%. Il Pd è al 18,7%, Lega al 17,3%, Fi al 14,1%, Fratelli d'Italia al 4,2%, Leu al 3,3%, +Europa al 2,6%, Noi con l'Italia al 1,0%, Insieme 0,8%, Civica Popolare 0,5%. Quanto agli altri partiti, secondo la prima proiezione realizzato da SWG per La 7 al proporzionale per il Senato, Potere al Popolo è al 1,3%, Casapound allo 0.8%, il Popolo della Famiglia allo 0,8%. Nella seconda proiezione realizzata sempre da Swg per La 7 al proporzionale per il Senato M5s è il primo partito al 33,6%. Il Pd è al 18,3%, Lega al 17,4%, Fi al 14,1%, Fratelli d'Italia al 4,0%, Leu al 3,3%, +Europa al 2,3%, Noi con l'Italia al 1,0%, Insieme 0,8%, Civica Popolare 0,6%.

Secondo la prima proiezione realizzata invece da Tecnè per Mediaset, al Senato il centrodestra come prima coalizione avrebbe il 35,2%, con la Lega (15,3%) sopra Forza Italia (14,2%). Fratelli d'Italia sarebbe invece al 4,2%.

Verso una conferma sia la Lombardia che il Lazio: nella prima dovrebbe restare al governo il centrodestra mentre nel Lazio si prospetterebbe un secondo mandato per Nicola Zingaretti e la coalizione di centrosinistra. In Lombardia Attilio Fontana è davanti al candidato del centrosinistra Giorgio Gori con un vantaggio, 38-42% contro il 31-35%. Nel Lazio si potrebbe avvicinare il bis per Nicola Zingaretti. Il governatore uscente del Lazio è a un passo dalla riconferma. Stando al valore più alto che gli exit poll Opinio-Rai gli attribuiscono, pari a 34%, la vittoria sarebbe sua. La forbice in basso, al 30%, tuttavia gli consegna un possibile testa a testa con Stefano Parisi, il candidato del centrodestra, attestato su un 26%-30%. E forse anche con la pentastellata.

Alle elezioni per il rinnovo della Camera alle ore 23 ha votato, a circa metà dei dati disponibili, il 74% degli aventi diritto. Alle ore 19 l'affluenza era stata del 58,42%. Lo rende noto il sito del Ministero dell'Interno. Nella precedente tornata elettorale del 2013, che però si svolse in due giorni, al termine dello scrutinio si era recato alle urne il 76,4% degli elettori per la Camera. Per il rinnovo del Senato alle ore 23, secondo i dati relativi a circa la metà dei comuni, ha votato il 73,83% degli aventi diritto, un punto e mezzo percentuale in meno rispetto alle Politiche del 2013.

 

AFFLUENZA IN SICILIA

AFFLUENZA NEL RESTO D'ITALIA

Intanto la Digos di Roma, d'intesa con la procura della Capitale ha deciso di acquisire nelle prossime ore nella sede di Mediaset il filmato mandato in onda questa sera dalla trasmissione 'le Iene' secondo il quale si sarebbero verificati una serie di brogli nel voto all'estero. L'acquisizione servirà a svolgere tutti gli accertamenti utili a verificare se si configurano ipotesi di reato.

LE CODE AI SEGGI. L'Italia alle urne col nuovo sistema elettorale ha registrato un po' ovunque lunghe file di elettori, soprattutto fuori dai seggi delle grandi città, Roma e Milano in testa.

A rallentare il voto, in particolare, le disposizioni circa il bollino antifrode, ovvero il talloncino apposto sulle schede per Camera e Senato che va rimosso richiedendo a scrutatori e presidenti di seggio delle operazioni in più. Tanto che per velocizzare l'attività dei seggi nel pomeriggio i vicepresidenti sono stati autorizzati a supportare i presidenti circa le operazioni connesse proprio al bollino.

I RITARDI A PALERMO. A Palermo sono state ristampate nella notte le schede elettorali di 200 sezioni dove, per un errore nella perimetrazione dei collegi da parte del Comune, erano stati inseriti dei candidati di un altro collegio. Le schede sono state poi ridistribuite ma i seggi hanno aperto con ritardo tra le proteste degli elettori.

Problemi analoghi risolti nella notte a Mantova dove però le operazioni di voto sono partite regolarmente alle 7. Casi di schede con nomi dei candidati sbagliati si sono registrati anche nella Capitale e in Piemonte: in un seggio di Roma, nel quartiere Parioli, la presidente di seggio ha aperto e vuotato l'urna mettendo in una busta i voti degli elettori espressi fino a quel momento, 36, utilizzando le schede sbagliate, assicurando che gli elettori sarebbero stati ricontatti e fatti rivotare. Stessa situazione nel collegio di Rivolta Bormida e Castelnuovo Bormida, in provincia di Alessandria.

Nell'hinterland milanese, a Pioltello, nel napoletano e a Imperia alcune persone sono state denunciate perchè sorprese a fotografare la scheda, mentre una Femen è comparsa a seno nudo mentre Silvio Berlusconi stava votando per "annunciargli" che "il suo tempo è scaduto", come aveva scritto sul suo corpo. La donna è stata indagata.

A Napoli la scrutatrice di un seggio ha improvvisamente iniziato a inveire contro i presenti e poi ha strappato l'elenco degli aventi diritto al voto. Voto all'esterno del giardino di una scuola invece per alcuni disabili di Padova a causa di un montascale rotto. E persino il presidente del Comitato Paralimpico, Luca Pancalli si sfoga in in un tweet: "la sezione al primo piano inaccessibile...io e tantissimi anziani costretti a votare in un seggio di fortuna.
Vergogna!".

E in serata anche la notizia di tre elettori morti per un malore al seggio: una donna di 85 anni a Matera, un uomo di 88 anni a Pordenone e una 70enne che aveva appena finito di votare a Goro (Ferrara) stroncata da un infarto.

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