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Il primo ricevitore touch a zero energia parla italiano

Parla italiano il primo ricevitore touch privo di batteria che non consuma energia: a realizzarlo è stato un ricercatore del Politecnico di Zurigo, Michele Magno, che è ora in attesa del brevetto.

L'invenzione aprirà le porte ad una nuova generazione di dispositivi indossabili per l'Internet delle Cose, con applicazioni che vanno dalle automobili alle etichette intelligenti, fino allo scambio di informazioni tra sensori con una semplice stretta di mano.

"Il trucco sta nel ricavare l'energia necessaria direttamente dal trasmettitore, con il solo tocco di un dito", spiega Magno. Il principio è semplice ma realizzarlo è stata una sfida: il ricevitore, che non ha una propria batteria, cattura il segnale tramite un elettrodo quando entra in contatto col corpo umano. Ma prima del comando vero e proprio il trasmettitore invia un segnale che non contiene informazione, il cui scopo è "svegliare" il ricevitore: quest'ultimo assorbe l'energia contenuta nel segnale e la utilizza per eseguire le operazioni successive.

"In questo modo abbiamo un ricevitore che consuma davvero zero e che può essere usato in tantissimi modi - aggiunge il ricercatore italiano - come sensori touch sulle automobili che riconoscono il proprietario e gli aprono le porte". Un'altra interessante applicazione sono i dispositivi indossabili, che ad esempio possono comunicare tra loro se indossati su diverse parti del corpo di una persona, o scambiarsi informazioni con una stretta di mano tra due utenti.

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