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Coppa Italia, alla Juventus basta Pjanic: Atalanta battuta, quarta finale consecutiva

BERGAMO. Basta un rigore di Pjanic alla Juventus per volare in finale di Coppa Italia per la quarta volta consecutiva: finisce 1-0 la sfida di ritorno contro l'Atalanta, identico risultato rispetto all’andata, a Bergamo.  La Juventus ha vinto senza brillare, chiudendo bene in difesa grazie all’ottima prova di Benatia e di Chiellini, che salterà la finale per squalifica: senza Bernardeschi, Cuadrado, De Sciglio e Higuain, ancora in tribuna dopo l’infortunio del derby, Allegri, alla sesta finale, tra Coppa Italia e Champions, conquistata in quattro anni in bianconero, ha schierato Mandzukic al centro dell’attacco con un ottimo Douglas Costa e uno spento Alex Sandro ai fianchi, regalando una decina di minuti in campo a Dybala.

Non è riuscito alla squadra di Gasperini il colpo a effetto pur dopo una partita giocata con vigore e grinta, sfiorando anche la rete del vantaggio con un palo colpito dal "Papu" Gomez a porta vuota dopo un errore di Benatia e un’uscita a vuoto di Buffon. La neve, che domenica aveva fatto saltare la sfida di campionato, ha fatto la sua comparsa a tratti, non mettendo però a rischio lo svolgimento della partita ma incidendo sui ritmi di gioco: fin dalle prime battute i bianconeri hanno sofferto la diga di centrocampo di Gasperini, con Pjanic particolarmente rallentato e in ritardo e la coppia Freuler-De Roon a interrompere le trame di gioco dei bianconeri.

Dopo 10' di supremazia dell’Atalanta, con un bell'inserimento di Gomez parato da Buffon e il giallo per Chiellini dopo un fallo su Caldara, suo prossimo compagno di squadra, la Juve ha cambiato marcia, prendendo possesso del centrocampo ma non riuscendo a impensierire Berisha. Il primo vero pericolo per il portiere albanese è arrivato al 35', quando Mandzukic ha concluso una bella azione personale facendosi parare il tiro dal portiere atalantino. Dopo l’ammonizione per simulazione a Pjanic nell’ultimo minuto di gioco, nella ripresa i bianconeri hanno alzato ulteriormente il ritmo, arrivando al tiro con Marchisio e Mandzukic.

Il più grande brivido per Allegri è arrivato al 20', quando un lancio di De Roon bucato da Benatia ha lanciato Gomez che ha colpito il palo, pareggiato due minuti dopo da Douglas Costa con un gran sinistro respinto dalla traversa. Passato lo spavento la Juventus ha continuato a tenere alto il ritmo, trovando al 30' il rigore che ha chiuso la partita: cross di Lichtsteiner, trattenuta di Mancini su Matuidi e penalty, molto discutibile, fischiato da Fabbri. La trasformazione di Pjanic, centrale ma efficace, ha chiuso la questione qualificazione.

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