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Ultima frenata riuscita nell'orbita di Marte

Ultima frenata per il satellite della missione ExoMars, il Tgo (Trace Gas Orbiter), che grazie a questa manovra e' entrato in un'orbita piu' ravvicinata intorno a Marte, dalla quale potra' finalmente iniziare la sua missione: la ricerca e l'analisi del metano sul pianeta rosso. Il satellite dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) ha completato l'avvicinamento a Marte e ha azionato i suoi motori per circa 16 minuti in modo da raggiungere una quota di circa 200 chilometri al di sopra dell'atmosfera marziana.

Il satellite Tgo e' arrivato vicino a Marte nell'ottobre 2016, ma prima di poter entrare in funzione ha dovuto modificare la sua orbita iniziale, fortemente ellittica e della durata di quattro giorni, spostandosi su un'orbita molto piu' bassa e circolare. "L'operazione di avvicinamento e' cominciata nel marzo 2017", racconta Michel Denis, direttore delle operazioni di volo dell'Esa. "Durante questo periodo abbiamo guidato il satellite facendolo abbassare poco per volta ad ogni rivoluzione intorno al pianeta: una grande sfida per il gruppo della missione".

L'avvicinamento a un altro pianeta e' una manovra estremamente delicata, perche' la parte piu' esterna e rarefatta dell'atmosfera riesce a generare solo un rallentamento molto lieve, di circa 17 millimetri al secondo. Facendo un paragone, per far fermare una macchina che va a 50 chilometri orari bisognerebbe iniziare a frenare 6 chilometri prima. "La manovra ha funzionato - ha detto il responsabile della missione, Peter Schmitz - proprio perche' ci abbiamo messo cosi' tanto tempo ripetendo l'operazione 950 volte e portando infine il veicolo nella posizione corretta".

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