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Agricoltura: Cia, prioritario innovare e semplificare

Innovare, semplificare ma anche favorire l'aggregazione di filiera e di mercato, rivedere la fiscalità agricola e difendere il budget della Pac. Sono le richieste che il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino, ha lanciato al mondo della politica dal palco dell'Assemblea, dove hanno partecipato i ministri delle Politiche agricole Maurizio Martina e del Lavoro Giuliano Poletti.

Un promemoria presentato alla vigilia delle elezioni per la prossima legislatura dove, come ha detto Martina, molto e' stato fatto ma molto altro c'e' da fare. ''Bisogna garantire la sostenibilità sia ambientale che economica delle imprese - ha detto Scanavino - serve una modernizzazione amministrativa, con un Codice Unico dell'Agricoltura per de-legiferare e semplificare la burocrazia e il sistema dei pagamenti''. Passi avanti comunque ne sono stati fatti nel settore, come ha ricordato la Cia. L'agricoltura e' sempre più virtuosa, pesando appena il 6% sul totale delle emissioni prodotte nell'ambiente.

Migliorano poi tutti gli indici sull'impatto ambientale: -25% emissioni di CO2, -27% di pesticidi, -31% di erbicidi e -28% di fungicidi, mentre crescono produzione di energia green (+690%) e superfici biologiche (+56%). Passi avanti anche sul fronte del ricambio generazionale, dove emerge che gli under 40 italiani hanno una marcia in più come dimensione economica e sociale rispetto ai colleghi europei, ma sono ancora pochi. Nel periodo 2015-2017 le imprese dei giovani sono aumentate del 12%, con un tasso di crescita inferiore alla media dell'Unione: rappresentano, infatti, il 5,1% sul totale, contro il 6,5%. Ma fatturano in media 73 mila euro l'anno, rispetto ai 45 mila euro realizzati a livello continentale e danno occupazione all'8% dei lavoratori; meglio di loro solo Francia, Polonia e Romania.

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