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Stipendi del personale dell'Ars, ratificato l'accordo: creato un fondo per la solidarietà

PALERMO. Il Consiglio di Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana ha ratificato l’accordo sui tetti agli stipendi del personale di Palazzo dei Normanni. Votato a maggioranza, l’accordo è passato col solo voto contrario di Stefano Zito e Salvatore Siragusa, deputati del Movimento 5 stelle. Alla riunione erano presenti il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, i deputati Giorgio Assenza (Diventerà bellissima), Giovanni Bulla (Udc), Alfio Papale (Forza Italia) e Nello Di Pasquale (Pd). Assenti Giancarlo Cancelleri (M5S) e Roberto Di Mauro (Popolari e autonomisti).

Con le risorse provenienti dal taglio agli stipendi e grazie alla reintroduzione dei tetti, è stato creato un fondo di 100mila euro che sarà destinato ad interventi di solidarietà. Le risorse saranno prelevate dal capitolo del personale.

Il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, ha proposto, inoltre, ai deputati di effettuare donazioni per ulteriori 100mila euro. Anche su questo punto gli esponenti del Movimento 5 stelle si sono dichiarati contrari. Dal primo marzo saranno dunque ripristinate per il prossimo triennio le retribuzioni introdotte nel 2015 e in vigore fino al 31 dicembre.

Gli stipendi base sono di 240mila euro lordi per i dirigenti, 204mila euro per gli stenografi, 193mila euro per i segretari, 148mila euro per i coadiutori, 133.200 euro per i tecnici e di 122.500 euro per gli assistenti parlamentari. Dal calcolo degli stipendi saranno escluse le indennità di funzione e mansione, corrisposte al personale in 12 mensilità.

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