Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Cresce l'e-commerce in Sicilia: 15% delle imprese attive su internet

CATANIA. Le imprese siciliane sono sempre più attratte dalle vendite on-line. Negli ultimi cinque anni la Sicilia ha raddoppiato la sua performance sul fronte dell’e-commerce dopo Trentino, Calabria e Umbria, con un 15,64% di imprese attive nel commercio elettronico nel 2017.

Lo rivela l’"Identikit dello Shopping on line 2018 - 1° Report eShoppingAdvisor su acquisti e vendite online in Italia" commissionato dalla prima piattaforma di condivisione esterna delle recensioni, interamente dedicata agli acquisti on-line e specializzata in e-commerce, ideata da due imprenditori, Andrea Carboni e Andrea Ghiani.

La ricerca inedita è stata realizzata sulla base della rielaborazione dei dati Istat a cura di Lucia Schirru- Sardegna Data Mirror. La percentuale siciliana è ancora modesta ma registra un +7 punti percentuali rispetto al 2012; in questo modo la Sicilia si piazza quarta nella classifica delle regioni. Le imprese siciliane che hanno un sito Web/home page o almeno una pagina su Internet nel 2017 sono state invece il 67,6%.

Secondo i due founder di eShoppingAdvisor.com «possedere un proprio sito web può essere considerato un buon indicatore per misurare la voglia d’indipendenza dai marketplace e la predisposizione alle vendite online delle aziende italiane. Con la stessa logica abbiamo puntato alla costruzione di una piattaforma per le recensioni esterne che assicura massima trasparenza per i consumatori e garanzie a prova di truffa per i negozianti».

In generale dalla ricerca emerge che gli italiani si rivelano sempre più buoni clienti dei negozi on-line, soprattutto al Nord e soprattutto gli uomini. Anche le imprese Made in Italy che scommettono sull'e-commerce risultano in continuo aumento e preferiscono rivolgersi ad acquirenti connazionali. Oggi la seconda regione più all’avanguardia in termini di vendite sul web è la Calabria, seppur staccata di 7 punti rispetto al Trentino. Segue l’Umbria e poi la Sicilia.

Caricamento commenti

Commenta la notizia