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Olimpiadi, delude la squadra di biathlon femminile

Dorothea Wiewer

PYEONGCHANG. Bella a metà: la nazionale azzurra di biathlon delude nel primo appuntamento dei Giochi Olimpici di Pyeongchang, la 7,5 chilometri Sprint, dopo aver dominato la prima metà della gara. Dorothea Wiewer, stella dell’Italia Team, è solo 18/a. Meglio la compagna Lisa Vittozzi, che per una questione di millimetri vede sfumare il podio: un bersaglio solo 'pizzicato' invece di essere preso in pieno, che non si è chiuso e che le è costato la medaglia d’argento. Alla fine per lei un sesto posto più che dignitoso ma soprattutto incoraggiante in vista della gara a inseguimento.

Nel gelido Alpensia biathlon centre (-7 gradi) ha trionfato la tedesca Laura Dahlmaier, davanti alla norvegese Marte Olsbu e alla ceca Veronika Vitkova. La prova è stata condizionata dal vento, anche a raffiche. Le due azzurre sono partite bene, al primo poligono la Wierer era prima con una manciata di secondi sulla compagna. Nessun errore al tiro. Poi entrambe hanno cominciato a perdere terreno, il vantaggio è crollato già prima di arrivare all’ultimo e decisivo poligono: la Vittozzi ha sbagliato il quarto colpo, la Wierer il terzo e il quarto. La gara si è chiusa lì per entrambe. Le altre due azzurre, Nicole Gontier e Federica Sanfilippo, hanno concluso la prova rispettivamente al 44/o e al 69/0 posto.

«Ci ho provato - spiega Lisa Vittozzi - ed è stata dura. Peccato per l’ultimo errore al poligono. Sapevo che mi sarebbe costato tanto, il biathlon è così. Ma ci riproverò nei prossimi giorni, per la gara a inseguimento sono messa bene». «La maggiore difficoltà - ha aggiunto - è stata gestire il vento. La pista era lenta. Inoltre occorreva molta fortuna al poligono per evitare le folate». Non si abbatte invece Dorothea Wierer, nonostante un risultato molto al di sotto delle attese. "Rimpianti? Certo - spiega - ma sono tranquilla, sto bene e ho ancora cinque gare. Adesso devo essere ancora più convinta e punto sull'inseguimento, nel biathlon è sempre tutto possibile». Passando alla gara, racconta: «Sono partita fiduciosa e dopo il primo poligono ero messa bene. Poi ho beccato vento e al secondo poligono ho sparato colpi troppo veloci, ho sbagliato il ritmo. All’ultimo giro, infine, ho perso molto sugli sci. Pressione? Un pò sicuramente, però è un segno che finora ho fatto qualcosa di buono». Un pò di delusione anche nelle parole di Nicole Gontier, che comunque ha strappato il pass per la Pursuit di lunedì prossimo. «Speravo meglio - osserva - e tre errori al poligono sono davvero tanti».

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