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Giochi olimpici, le due Coree verso la pace: Kim invita il presidente del Sud a Pyongyang

La storica stretta di mano fra il presidente sud-coreano Moon Jae-in e la sorella di Kim Jong Un, Kim Yo Jong

PYEONGCHANG. "Siamo tutti coreani. Guardate le nostre facce, vi sembrano diverse?". Arriva da uno dei massimi dirigenti sportivi della Corea del Nord l'ennesimo messaggio di pace e distensione intorno al 38/o parallelo di questi Giochi Olimpici di Pyeongchang.

A lanciarlo è stato Ri Yong Son, presidente della potente federazione nordcoreana di Taekwondo (sport nazionale nella penisola asiatica), indicando il 'collega' Choue Chungwon, che guida la federazione sudcoreana e quella mondiale della stessa disciplina sportiva.

Intervenuti per un'esibizione a Casa Italia, i due dirigenti hanno confermato il riavvicinamento in atto. "Il mondo intero - ha osservato Ri Yong Son - ieri ha visto le due Coree assieme. Taekwondo significa pace e armonia, l'Olimpiade è evento di pace. E' emozionante per noi che si svolga in Corea".

Aggiunge Choue Chungwon: "Queste sono Olimpiadi di pace. In questo drammatico momento abbiamo deciso di unire i team per i nostri paesi. Il nostro motto è che la pace è molto più preziosa della vittoria". Della delegazione nordcoreana facevano parte anche da due atleti, 'guardati a vista' da tecnici e accompagnatori vari, a cui è stato 'concesso' di rispondere alle domande dei giornalisti.

"Sono molto emozionata per questa riunione tra i nostri Paesi" ha detto la giovane Ri Suk Hyang, ventisettenne. Il compagno di squadra Kim Kwang Ju ha invece sottolineato l'emozione per il secondo viaggio nella vita in Corea del Sud. Entrambi il 24 giugno scorso avevano partecipato ad un 'raduno' nella cittadina di Muju assieme ai sudcoreani proprio in vista delle Olimpiadi.

La dimostrazione di taekwondo a Casa Italia è stata anche l'occasione per un'altra 'stretta di mano' dagli importanti riflessi politici: quella tra Ri Yong Son e Melchor Sanchez de Toca, sottosegretario della Santa Sede presso il Pontificio Consiglio della Cultura e capo della delegazione vaticana invitata dal Cio (per la prima volta) a partecipare alla cerimonia di inaugurazione dei Giochi Olimpici.

Due realtà che, in qualche modo, ritornano a contatto dopo anni di gelo. Per chiudere l'evento il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha approfittato del 'parterre de roi' per lanciare il Grand prix di Taekwondo che si svolgerà dal primo al 3 giugno al Foro Italico.

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